sabato 11 dicembre 2010
Il Sabato dei Salmi - Salmo 33 (32) - Inno alla Provvidenza
Torna l'appuntamento con Il Sabato dei Salmi: Oggi leggiamo il Salmo 33 (32) che ci insegnerà a confidare nella Provvidenza, come possiamo intuire dal titolo:
Inno alla Provvidenza
[1]Esultate, giusti, nel Signore;
ai retti si addice la lode.
[2]Lodate il Signore con la cetra,
con l'arpa a dieci corde a lui cantate.
[3]Cantate al Signore un canto nuovo,
suonate la cetra con arte e acclamate.
[4]Poiché retta è la parola del Signore
e fedele ogni sua opera.
[5]Egli ama il diritto e la giustizia,
della sua grazia è piena la terra.
[6]Dalla parola del Signore furono fatti i cieli,
dal soffio della sua bocca ogni loro schiera.
[7]Come in un otre raccoglie le acque del mare,
chiude in riserve gli abissi.
[8]Tema il Signore tutta la terra,
tremino davanti a lui gli abitanti del mondo,
[9]perché egli parla e tutto è fatto,
comanda e tutto esiste.
[10]Il Signore annulla i disegni delle nazioni,
rende vani i progetti dei popoli.
[11]Ma il piano del Signore sussiste per sempre,
i pensieri del suo cuore per tutte le generazioni.
[12]Beata la nazione il cui Dio è il Signore,
il popolo che si è scelto come erede.
[13]Il Signore guarda dal cielo,
egli vede tutti gli uomini.
[14]Dal luogo della sua dimora
scruta tutti gli abitanti della terra,
[15]lui che, solo, ha plasmato il loro cuore
e comprende tutte le loro opere.
[16]Il re non si salva per un forte esercito
né il prode per il suo grande vigore.
[17]Il cavallo non giova per la vittoria,
con tutta la sua forza non potrà salvare.
[18]Ecco, l'occhio del Signore veglia su chi lo teme,
su chi spera nella sua grazia,
[19]per liberarlo dalla morte
e nutrirlo in tempo di fame.
[20]L'anima nostra attende il Signore,
egli è nostro aiuto e nostro scudo.
[21]In lui gioisce il nostro cuore
e confidiamo nel suo santo nome.
[22]Signore, sia su di noi la tua grazia,
perché in te speriamo.
COMMENTO
Questo Salmo davvero bellissimo e profondo ci istruisce sulla Provvidenza del Signore; Egli scruta ogni cosa dal Suo trono, nulla sfugge ai Suoi occhi per cui nessun uomo è mai veramente abbandonato se non per sua libera scelta. Prima ancora di riflettere sulla Provvidenza, vorrei soffermarmi sulla potenza del Signore: con il comando della Sua Parola crea tutte le cose. Pensiamo al momento nel quale il Signore soffiò nelle narici di Adamo nell'antichità e pensiamo nel momento in cui Gesù alitò lo Spirito Santo sugli Apostoli: Dopo aver detto questo, alitò su di loro e disse: «Ricevete lo Spirito Santo» (Gv 20,22). L'immagine di Dio che soffia la vita nell'uomo è di una bellezza straordinaria e meditando questo episodio possiamo contemplare più di prima la nostra appartenenza a Lui poiché noi siamo riempiti del Suo soffio, della Sua vita. San Paolo disse: non sono più io che vivo, ma Cristo vive in me (Galati 2,20). Il Signore fa tutte le cose semplicemente parlando, comandando, questa è la potenza del nostro Dio. Noi cattolici siamo un popolo beato poiché il nostro Dio è il Signore. Non come i pagani che adorarono idoli e si perderono poiché per dio avevano una scultura fatta da mano d'uomo; no, non come i pagani, il nostro Dio è il Signore e da Lui riceviamo l'assistenza e il soccorso. La Provvidenza è premura del Signore per i Suoi figli ed è gesto paterno con il quale li sostenta. Ci dice la Scrittura che abbiamo letta che il Signore conosce l'uomo perché l'ha fatto, perché conosce il suo cuore, guarda tutti gli uomini dalla Sua celeste dimora. Egli conosce già di cosa abbiamo bisogno ancor prima che gliele domandiamo; il Padre vostro sa di quali cose avete bisogno ancor prima che gliele chiediate (Mt 6,8). Questo deve farci rallegrare ma anche riflettere: il Signore conosce i nostri bisogni, dunque Egli vede tutto, vede anche le nostre opere, buone o cattive che siano, dunque non avremo scuse nel giorno in cui saremo giudicati. Dobbiamo aver fede nella Provvidenza, non dobbiamo mai dubitare dell'intervento del Signore perché Egli mai fa mancare il necessario ai Suoi figli. Dà da mangiare agli animali pur essi non lavorano, fa germogliare e crescere le piante senza che nessuno se ne curi, quindi ancor più farà con noi Suoi figli come ci dice anche Gesù nella lettura del Vangelo sulla Provvidenza che stiamo per leggere:
Perciò vi dico: per la vostra vita non affannatevi di quello che mangerete o berrete, e neanche per il vostro corpo, di quello che indosserete; la vita forse non vale più del cibo e il corpo più del vestito? Guardate gli uccelli del cielo: non seminano, né mietono, né ammassano nei granai; eppure il Padre vostro celeste li nutre. Non contate voi forse più di loro? E chi di voi, per quanto si dia da fare, può aggiungere un'ora sola alla sua vita? E perché vi affannate per il vestito? Osservate come crescono i gigli del campo: non lavorano e non filano. Eppure io vi dico che neanche Salomone, con tutta la sua gloria, vestiva come uno di loro. Ora se Dio veste così l'erba del campo, che oggi c'è e domani verrà gettata nel forno, non farà assai più per voi, gente di poca fede? Non affannatevi dunque dicendo: Che cosa mangeremo? Che cosa berremo? Che cosa indosseremo? Di tutte queste cose si preoccupano i pagani; il Padre vostro celeste infatti sa che ne avete bisogno. Cercate prima il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta. Non affannatevi dunque per il domani, perché il domani avrà già le sue inquietudini. A ciascun giorno basta la sua pena (Mt 6,25-34).
A ciascun giorno basta la sua pena. Infatti nell'"oggi" abbiamo i problemi da affrontare che ci danno pena, se quindi ci preoccupassimo anche per il domani, alla pena dell'oggi si aggiungerebbe l'affanno per quel che potrebbe accadere domani, ma noi non dobbiamo temere, dobbiamo sempre confidare nel Signore ed Egli provvederà a tutto!
Consiglio di rileggere questo Salmo con attenzione e con cuore rivolto al Signore e impariamo a confidare totalmente nella Provvidenza senza mai temere, sempre confidando con fermezza nel nome del Signore. Cantiamo inni alla Provvidenza proprio come faceva il Santo re e profeta David, e giubiliamo perché il Signore è l'Emmanuele, Gesù, Dio con noi.
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2 commenti:
[6]Dalla parola del Signore furono fatti i cieli,
dal soffio della sua bocca ogni loro schiera.
Una riflessione:
Dalla parola del Signore, quindi dal Verbo, da Gesù Cristo: per mezzo di Lui tutte le cose furono create.
dal soffio della sua bocca, quindi dallo Spirito Santo.
Parrebbe dunque che il Figlio crei e lo Spirito dia vita. Forse conviene leggere Genesi 1.
Grazie.
Giusto spunto riflessivo che condivido.
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