venerdì 17 dicembre 2010
Siracide - Tredicesimo appuntamento
Torna l'appuntamento con il Siracide, giunto al tredicesimo capitolo:
1Chi maneggia la pece si sporca,
chi frequenta il superbo diviene simile a lui.
2Non portare un peso troppo grave,
non associarti ad uno più forte e più ricco di te.
Come una pentola di coccio farà società con una caldaia?
Questa l'urterà e quella andrà in frantumi.
3Il ricco commette ingiustizia e per di più grida forte,
il povero riceve ingiustizia e per di più deve scusarsi.
4Se puoi essergli utile, approfitterà di te;
se hai bisogno, ti abbandonerà.
5Se possiedi, vivrà con te;
ti spoglierà e non ne avrà alcuna pena.
6Ha bisogno di te? Ti imbroglierà, ti sorriderà
e ti darà una speranza, ti rivolgerà belle parole
e domanderà: "Di che cosa hai bisogno?".
7Ti farà arrossire con i suoi banchetti,
finché non ti avrà spremuto due o tre volte.
Alla fine ti deriderà; poi vedendoti ti eviterà
e scuoterà il capo davanti a te.
8Sta' attento a non lasciarti imbrogliare
né umiliare per la tua stoltezza.
9Quando un potente ti chiama, allontànati;
egli ti chiamerà sempre di più.
10Non essere invadente per non essere respinto,
ma non allontanarti troppo per non essere dimenticato.
11Non credere di trattare alla pari con lui
e non fidarti delle sue molte parole;
12con la sua molta loquacità ti metterà alla prova
e quasi sorridendo ti esaminerà.
13Spietato chi non mantiene le parole,
non ti risparmierà maltrattamenti e catene.
14Guardati e sta' attento,
perché cammini insieme alla tua rovina.
15Ogni creatura vivente ama il suo simile,
ogni uomo il suo vicino.
16Ogni essere si accoppia secondo la sua specie;
l'uomo si associa a chi gli è simile.
17Che cosa vi può essere in comune tra il lupo e l'agnello?
Lo stesso accade fra il peccatore e il pio.
18Quale pace può esservi fra la iena e il cane?
Quale intesa tra il ricco e il povero?
19Sono preda dei leoni gli ònagri nel deserto;
così pascolo dei ricchi sono i poveri.
20La condizione umile è in abominio al superbo,
così il povero è in abominio al ricco.
21Se il ricco vacilla, è sostenuto dagli amici;
se il povero cade, anche dagli amici è respinto.
22Se cade il ricco, molti lo aiutano;
dice cose insulse? Eppure lo si felicita.
Se cade il povero, lo si rimprovera;
se dice cose assennate, non ci si bada.
23Parla il ricco, tutti tacciono
ed esaltano fino alle nuvole il suo discorso.
Parla il povero e dicono: "Chi è costui?".
Se inciampa, l'aiutano a cadere.
24La ricchezza è buona, se è senza peccato;
la povertà è cattiva a detta dell'empio.
25Il cuore dell'uomo cambia il suo volto
o in bene o in male.
26Indice di un cuore buono è una faccia gioiosa,
ma la scoperta di proverbi è un lavoro ben faticoso.
COMMENTO
La figura dello stolto è ben dipinta da queste sapienti parole del Siracide. Questi consigli, se messi in pratica, ci aiutano ad evitare tutte quelle situazioni spiacevoli causate dagli stolti i quali si approfittano della bontà dei giusti e una volta ottenuti da loro i favori, voltano le spalle. Quello che si legge al termine di questo capitolo deve farci riflettere, anche perché è constatabile dalla vita di tutti i giorni: quando parlano i ricchi, seppur con una mentalità insensata, sono ascoltati, i loro messaggi attraversano la terra, ma le parole sapienti dei poveri non sono prese in considerazione. In un popolo ci sono tantissimi sapienti poveri che potrebbero davvero cambiare le sorti della nazione, ma si lascia parlare chi detiene il potere e la ricchezza, si ascoltano i consigli degli empi, ma i consigli salutari del saggio sono una barzelletta. Noi invece non dobbiamo prestare l'orecchio ai ricchi, ma a chi insegna la via dell'integrità. Se i giovani ascoltassero i consigli degli anziani anziché le parole corruttrici delle rockstar, se prestassero l'orecchio agli fedeli anziché ai menzogneri, quanta integrità vedremmo per le strade! Purtroppo non si dà voce agli ultimi anche se questi hanno ricevuto dal Signore la sapienza che può cambiare il mondo.
Ascoltiamo gli umili e i consigli dei saggi e ascoltiamo, accogliamo e pratichiamo la Parola di Dio che nella Bibbia attraverso i Suoi santi profeti ci parla e ci guida sulla via dell'integrità.
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