mercoledì 17 novembre 2010

Sapienza - Nono appuntamento

Prosegui l'appuntamento con il Libro della Sapienza per riflettere sulla ricchezza spirituale che Essa ci porta con la Sua presenza:


10

1Essa protesse il padre del mondo, formato per primo da Dio,
quando fu creato solo;
poi lo liberò dalla sua caduta
2e gli diede la forza per dominare su tutte le cose.
3Ma un ingiusto, allontanatosi da essa nella sua collera
perì per il suo furore fratricida.
4A causa sua la terra fu sommersa,
ma la sapienza di nuovo la salvò
pilotando il giusto e per mezzo di un semplice legno.
5Essa, quando le genti furono confuse,
concordi soltanto nella malvagità,
riconobbe il giusto
e lo conservò davanti a Dio senza macchia
e lo mantenne forte
nonostante la sua tenerezza per il figlio.
6E mentre perivano gli empi, salvò un giusto,
che fuggiva il fuoco caduto sulle cinque città.
7Quale testimonianza di quella gente malvagia
esiste ancora una terra desolata, fumante
insieme con alberi che producono frutti immaturi
e a memoria di un'anima incredula,
s'innalza una colonna di sale.
8Allontanandosi dalla sapienza,
non solo ebbero il danno di non conoscere il bene,
ma lasciarono anche ai viventi un ricordo di insipienza,
perché le loro colpe non rimanessero occulte.
9Ma la sapienza liberò i suoi devoti dalle sofferenze:
10essa condusse per diritti sentieri
il giusto in fuga dall'ira del fratello,
gli mostrò il regno di Dio
e gli diede la conoscenza delle cose sante;
gli diede successo nelle sue fatiche
e moltiplicò i frutti del suo lavoro.
11Lo assistette contro l'avarizia dei suoi avversari
e lo fece ricco;
12lo custodì dai nemici,
lo protesse da chi lo insidiava,
gli assegnò la vittoria in una lotta dura,
perché sapesse che la pietà è più potente di tutto.
13Essa non abbandonò il giusto venduto,
ma lo preservò dal peccato.
14Scese con lui nella prigione,
non lo abbandonò mentre era in catene,
finché gli procurò uno scettro regale
e potere sui propri avversari,
smascherò come mendaci i suoi accusatori
e gli diede una gloria eterna.

15Essa liberò un popolo santo e una stirpe senza macchia
da una nazione di oppressori.
16Entro nell'anima di un servo del Signore
e si oppose con prodigi e con segni a terribili re.
17Diede ai santi la ricompensa delle loro pene,
li guidò per una strada meravigliosa,
divenne loro riparo di giorno
e luce di stelle nella notte.
18Fece loro attraversare il Mar Rosso,
guidandoli attraverso molte acque;
19sommerse invece i loro nemici
e li rigettò dal fondo dell'abisso.
20Per questo i giusti spogliarono gli empi
e celebrarono, Signore, il tuo nome santo
e lodarono concordi la tua mano protettrice,
21perché la sapienza aveva aperto la bocca dei muti
e aveva sciolto la lingua degli infanti.

COMMENTO

Anche questa volta non manca il profumo della profezia, oltre ai racconti del passato, in particolare nei versetti 4, 13 e 14 dove si parla rispettivamente della redenzione per mezzo di un "semplice legno", e di un giusto venduto al quale è stata data una gloria eterna. Il Messia infatti con un "semplice legno" ha redento l'uomo guidandolo per le vie della giustizia, e sempre il Messia, Giusto e Santo è stato venduto da uno dei Suoi, l'Iscariota che vendette la libertà del suo Maestro per trenta denari. Dopo essere passato per le catene, il Santo d'Israele ha ricevuto la gloria eterna dopo aver distrutto la morte, con la Resurrezione. La profezia è in tutta la Sacra Scrittura e nei brani nei quali meno ce lo aspettiamo possiamo intravedere i riferimenti fatti al Messia, come ad esempio e soprattutto in Isaia nel quale possiamo trovare tantissimi e precisi accenni alla venuta del Salvatore. Ma passiamo ora alla meditazione sulla Sapienza: Perché è così importante? La Sapienza è importante poiché anzitutto Essa non è una cosa, ma una Persona, la Divina Persona del Signore, ma è anche una virtù che ci salva la vita dai pericoli. Come possiamo in breve e semplicemente esporre il concetto di sapienza? Con semplicità: Se io "so", cioè "conosco" che il veleno uccide, io lo evito, e se conosco che tal cibo è nutriente, io lo mangio. Sapere, conoscere cosa è giusto e cosa è sbagliato ci permette di allontanarci dai pericoli e scegliere cosa è veramente buono per noi. Ma cosa è veramente buono per noi? Seguire il Cristo poiché in Lui troviamo ogni sorta di bene; Egli è il Signore e se non seguiamo Lui che è Dio, chi seguiremo? Se non seguiamo Lui che è il Sommo Bene, cosa seguiremo? Non possiamo servire Dio e mammona insieme e "sapere" questo ci permette di lasciare tutto ciò che è male per seguire soltanto Dio. Gesù è venuto a rivelarci, cioè a farci conoscere ciò che noi dobbiamo sapere per il nostro bene. Vediamo come il sapere è essenziale, anche perché il Signore dona sapienza agli ultimi proprio per il motivo che Egli vuole donare salvezza a chi è piccolo, ma al contempo fa del "piccolo" uno strumento di redenzione nelle divine mani per chiamare i primi alla piccolezza e i ricchi alla povertà perché tutti possano ricevere la salvezza mediante la Sapienza che è Cristo Gesù nostro Signore.

0 commenti:

Posta un commento