sabato 27 novembre 2010

Il Sabato dei Salmi - Salmo 31 (30) - Preghiera nella prova

Salmo 31 (30)

Preghiera nella prova 
[1]Al maestro del coro.Salmo. Di Davide. 

[2]In te, Signore, mi sono rifugiato,
mai sarò deluso;
per la tua giustizia salvami. 

[3]Porgi a me l'orecchio,
vieni presto a liberarmi.
Sii per me la rupe che mi accoglie,
la cinta di riparo che mi salva. 

[4]Tu sei la mia roccia e il mio baluardo,
per il tuo nome dirigi i miei passi.
[5]Scioglimi dal laccio che mi hanno teso,
perché sei tu la mia difesa. 

[6]Mi affido alle tue mani;
tu mi riscatti, Signore, Dio fedele.
[7]Tu detesti chi serve idoli falsi,
ma io ho fede nel Signore.
[8]Esulterò di gioia per la tua grazia,
perché hai guardato alla mia miseria,
hai conosciuto le mie angosce;
[9]non mi hai consegnato nelle mani del nemico,
hai guidato al largo i miei passi. 

[10]Abbi pietà di me, Signore, sono nell'affanno;
per il pianto si struggono i miei occhi,
la mia anima e le mie viscere.
[11]Si consuma nel dolore la mia vita,
i miei anni passano nel gemito;
inaridisce per la pena il mio vigore,
si dissolvono tutte le mie ossa. 

[12]Sono l'obbrobrio dei miei nemici,
il disgusto dei miei vicini,
l'orrore dei miei conoscenti;
chi mi vede per strada mi sfugge.
[13]Sono caduto in oblio come un morto,
sono divenuto un rifiuto.
[14]Se odo la calunnia di molti, il terrore mi circonda;
quando insieme contro di me congiurano,
tramano di togliermi la vita. 

[15]Ma io confido in te, Signore;
dico: «Tu sei il mio Dio,
[16]nelle tue mani sono i miei giorni».
Liberami dalla mano dei miei nemici,
dalla stretta dei miei persecutori:
[17]fà splendere il tuo volto sul tuo servo,
salvami per la tua misericordia. 

[18]Signore, ch'io non resti confuso, perché ti ho invocato;
siano confusi gli empi, tacciano negli inferi.
[19]Fà tacere le labbra di menzogna,
che dicono insolenze contro il giusto
con orgoglio e disprezzo. 

[20]Quanto è grande la tua bontà, Signore!
La riservi per coloro che ti temono,
ne ricolmi chi in te si rifugia
davanti agli occhi di tutti.
[21]Tu li nascondi al riparo del tuo volto,
lontano dagli intrighi degli uomini;
li metti al sicuro nella tua tenda,
lontano dalla rissa delle lingue. 

[22]Benedetto il Signore,
che ha fatto per me meraviglie di grazia
in una fortezza inaccessibile.
[23]Io dicevo nel mio sgomento:
«Sono escluso dalla tua presenza».
Tu invece hai ascoltato la voce della mia preghiera
quando a te gridavo aiuto. 

[24]Amate il Signore, voi tutti suoi santi;
il Signore protegge i suoi fedeli
e ripaga oltre misura l'orgoglioso.
[25]Siate forti, riprendete coraggio,
o voi tutti che sperate nel Signore.

COMMENTO

Questo Salmo è ideale per coloro che vivono nella tremenda notte dell'anima, il momento della prova nella quale siamo angosciati e non sentiamo accanto a noi la presenza del Signore che c'è sempre e mai ci lascia un solo istante. Dobbiamo imparare a confidare sempre nel Signore, anche quando sentiamo nel nostro cuore l'aridità. La prova è in questo: credere pur non vedendo, e chi crede senza vedere è beato, come dice il Signore: "beati quelli che pur non avendo visto crederanno" (Gv 20,29). Scrive Sant'Alfonso Maria de' Liguori nella sua opera Verità della Fede: E qui si ammira la divina provvidenza in aver disposto che da una parte le verità della fede sieno a noi nascoste, affinché meritiamo nel crederle; e dall'altra parte i motivi di credere ch'ella sia l'unica vera fede, sieno evidenti, affinché gl'increduli non abbiano scusa, se non vogliono seguirla. Credere e confidare in Cristo nella prova è il primo passo verso il trionfo sulle tenebre, il primo passo che ci apre i sensi spirituali per percepire la presenza del Signore nel nostro cuore. Nei versetti 15 e 17 leggiamo rispettivamente "ma io confido in te, Signore", "salvami per la tua misericordia". Queste parole ci ricordano il culto della Divina Misericordia che il Signore ci ha donato nella Sua grande bontà: Gesù confido in Te! Confidare nella Divina Misericordia del Signore è un rifugio sicuro nel quale troveremo presto il sollievo. San Davide Re ci ricorda che siamo uomini deboli nelle mani del Signore e soltanto in Lui dobbiamo confidare e in nessun altro. Non confidiamo negli idoli falsi del mondo, ma solo nell'unico nostro vero Signore che è il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo dal quale noi tutti siamo stati rigenerati. L'umile troverà sempre rifugio nella Divina Misericordia del Signore: facciamoci piccoli e umili e il Signore non nasconderà da noi il Suo Santo Volto.


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