venerdì 6 maggio 2011

Siracide - Trentunesimo appuntamento

Torna l'appuntamento del venerdì con il Siracide; meditiamo il trentunesimo capitolo che ci fornisce alcuni saggi consigli: 

1L'insonnia per la ricchezza logora il corpo,
l'affanno per essa distoglie il sonno.
2L'affanno della veglia tien lontano l'assopirsi,
come una grave malattia bandisce il sonno.
3Un ricco fatica nell'accumulare ricchezze
e se smette, si ingolfa nei piaceri.
4Un povero fatica nelle privazioni della vita
e se smette, cade nell'indigenza.
5Chi ama l'oro non sarà esente da colpa,
chi insegue il denaro per esso peccherà.
6Molti sono andati in rovina a causa dell'oro,
il loro disastro era davanti a loro.
7È una trappola per quanti ne sono entusiasti,
ogni insensato vi resta preso.
8Beato il ricco, che si trova senza macchia
e che non corre dietro all'oro.
9Chi è costui? noi lo proclameremo beato:
difatti egli ha compiuto meraviglie in mezzo al suo popolo.
10Chi ha subìto la prova, risultando perfetto?
Sarà un titolo di gloria per lui.
Chi, potendo trasgredire, non ha trasgredito,
e potendo compiere il male, non lo ha fatto?
11Si consolideranno i suoi beni
e l'assemblea celebrerà le sue beneficenze.

12Hai davanti una tavola sontuosa?
Non spalancare verso di essa la tua bocca
e non dire: "Che abbondanza qua sopra".
13Ricòrdati che l'occhio cattivo è un male.
Che cosa è stato creato peggiore dell'occhio?
Per questo esso lacrima in ogni circostanza.
14Dove guarda l'ospite, non stendere la mano;
non intingere nel piatto insieme con lui.
15Giudica le esigenze del prossimo dalle tue;
e su ogni cosa rifletti.
16Mangia da uomo ciò che ti è posto innanzi;
non masticare con voracità per non renderti odioso.
17Sii il primo a smettere per educazione,
non essere ingordo per non incorrere nel disprezzo.
18Se siedi tra molti invitati,
non essere il primo a stendere la mano.
19Quanto poco è sufficiente per un uomo educato,
una volta a letto non si sente soffocato.
20Sonno salubre con uno stomaco ben regolato,
al mattino si alza e il suo spirito è libero.
Travaglio di insonnia, coliche e vomiti
accompagnano l'uomo ingordo.
21Se sei stato forzato a eccedere nei cibi,
àlzati, va' a vomitare e sarai sollevato.
22Ascoltami, figlio, e non disprezzarmi,
alla fine troverai vere le mie parole.
In tutte le azioni sii moderato
e nessuna malattia ti coglierà.
23Molte labbra loderanno chi è splendido nei banchetti,
e vera è la testimonianza della sua munificenza.
24La città mormora di chi è tirchio nei banchetti;
ed esatta è la testimonianza della sua avarizia.

25Non fare il forte con il vino,
perché ha mandato molti in rovina.
26La fornace prova il metallo nella tempera,
così il vino i cuori in una sfida di arroganti.
27Il vino è come la vita per gli uomini,
purché tu lo beva con misura.
Che vita è quella di chi non ha vino?
Questo fu creato per la gioia degli uomini.
28Allegria del cuore e gioia dell'anima
è il vino bevuto a tempo e a misura.
29Amarezza dell'anima è il vino bevuto in quantità,
con eccitazione e per sfida.
30L'ubriachezza accresce l'ira dello stolto a sua rovina,
ne diminuisce le forze e gli procura ferite.
31Durante un banchetto non rimproverare il vicino,
non deriderlo nella sua letizia.
Non dirgli parola di rimprovero
 e non tormentarlo col chiedergli ciò che ti deve.
  
COMMENTO

La sapienza del Siracide ci porta oggi alcuni saggi consigli che riguardano soprattutto l'educazione e la ricchezza. Essi sono consigli utili per tutti noi, anche per cose davvero elementari come il cibo. 
Ma andiamo con ordine: i primi consigli riguardano la ricchezza e vediamo come l'autore saggiamente riconosce che il ricco non dorme mai sonni tranquilli: egli vive con il pensiero costante di come conservare ed accrescere le proprie ricchezze; non solo, egli è tormentato dalla paura di congiure e non si fida nemmeno della sua ombra perchè teme che le persone che lo circondano siano tutti avidi pronti a sottrargli ogni ricchezza. Ma vediamo anche che non sempre ricchezza è sinonimo di peccato: infatti, l'autore definisce il ricco persino beato quando quest'ultimo non si lascia prendere dall'avidità ed usa le sue ricchezze nella maniera più giusta. Anche oggi chi è ricco non è già condannato: basta che usi la sua ricchezza non secondo fini avidi ed egoistici, ma per aiutare e per compiere opere di beneficenza. Questo è dunque un consiglio per tutti coloro che hanno consistenti disponibilità economiche: usate il vostro denaro in maniera parsimoniosa e altruista e sarete degnamente ricompensati!

Altri consigli ci vengono dati in merito al banchetto: sono consigli che oggi danno anche i nostri medici che ci invitano a non abbuffarci e a tenere sempre sotto controllo il peso (e il colesterolo!). Sono dunque dei consigli utili che ci ricordano come non bisogna essere voraci e ingordi, ma bisogna mangiare in maniera giusta, senza strafare. Chi mangia con moderazione non rischia di passare la notte in bianco o di risvegliarsi la mattina con dolori di stomaco: allo stesso modo chi usa moderazione con il cibo, ha meno probabilità di contrarre malattie. Ecco che la Sapienza del Siracide aveva persino anticipato quella dei medici odierni!

Infine, un ultimo gruppo di consigli riguarda l'uso del vino: l'autore ci chiama a non metterci alla prova perchè alla fine il vino vince sempre. Ciò significa non pensare di bere il vino illudendoti di non finire per ubriacarti perchè questa sarà proprio la conseguenza a cui andrai incontro. Oggi molti hanno il vizio di bere troppo, anche tra i giovanissimi: bisogna invece ricordare che il vino (così come tutte le bevande alcoliche) sono bevande fatte per la gioia degli uomini, se bevuti in quantità modica. Evitiamo di lasciarci andare per non divenire schiavi di quelle bevande e andare così incontro a terribili conseguenze (soprattutto di natura medica).

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