lunedì 21 febbraio 2011

I Proverbi - Ventitreesimo appuntamento

Anche oggi torna l'appuntamento del lunedì con il Libro dei Proverbi. Siamo giunti al ventitreesimo capitolo che dà buoni consigli, come sempre, e istruisce per una buona condotta:


23

1Quando siedi a mangiare con un potente,
considera bene che cosa hai davanti;
2mettiti un coltello alla gola,
se hai molto appetito.
3Non desiderare le sue ghiottonerie,
sono un cibo fallace.
4Non affannarti per arricchire,
rinunzia a un simile pensiero;
5appena vi fai volare gli occhi sopra,
essa già non è più:
perché mette ali come aquila
e vola verso il cielo.
6Non mangiare il pane di chi ha l'occhio cattivo
e non desiderare le sue ghiottonerie,
7perché come chi calcola fra di sé, così è costui;
ti dirà: "Mangia e bevi",
ma il suo cuore non è con te.
8Il boccone che hai mangiato rigetterai
e avrai sprecato le tue parole gentili.
9Non parlare agli orecchi di uno stolto,
perché egli disprezzerà le tue sagge parole.
10Non spostare il confine antico,
e non invadere il campo degli orfani,
11perché il loro vendicatore è forte,
egli difenderà la loro causa contro di te.
12Piega il cuore alla correzione
e l'orecchio ai discorsi sapienti.
13Non risparmiare al giovane la correzione,
anche se tu lo batti con la verga, non morirà;
14anzi, se lo batti con la verga,
lo salverai dagli inferi.
15Figlio mio, se il tuo cuore sarà saggio,
anche il mio cuore gioirà.
16Esulteranno le mie viscere,
quando le tue labbra diranno parole rette.
17Il tuo cuore non invidi i peccatori,
ma resti sempre nel timore del Signore,
18perché così avrai un avvenire
e la tua speranza non sarà delusa.
19Ascolta, figlio mio, e sii saggio
e indirizza il cuore per la via retta.
20Non essere fra quelli che s'inebriano di vino,
né fra coloro che son ghiotti di carne,
21perché l'ubriacone e il ghiottone impoveriranno
e il dormiglione si vestirà di stracci.
22Ascolta tuo padre che ti ha generato,
non disprezzare tua madre quando è vecchia.
23Acquista il vero bene e non cederlo,
la sapienza, l'istruzione e l'intelligenza.
24Il padre del giusto gioirà pienamente
e chi ha generato un saggio se ne compiacerà.
25Gioisca tuo padre e tua madre
e si rallegri colei che ti ha generato.
26Fa' bene attenzione a me, figlio mio,
e tieni fisso lo sguardo ai miei consigli:
27una fossa profonda è la prostituta,
e un pozzo stretto la straniera.
28Essa si apposta come un ladro
e aumenta fra gli uomini il numero dei perfidi.
29Per chi i guai? Per chi i lamenti?
Per chi i litigi? Per chi i gemiti?
A chi le percosse per futili motivi? A chi gli occhi rossi?
30Per quelli che si perdono dietro al vino
e vanno a gustare vino puro.
31Non guardare il vino quando rosseggia,
quando scintilla nella coppa
e scende giù piano piano;
32finirà con il morderti come un serpente
e pungerti come una vipera.
33Allora i tuoi occhi vedranno cose strane
e la tua mente dirà cose sconnesse.
34Ti parrà di giacere in alto mare
o di dormire in cima all'albero maestro.
35"Mi hanno picchiato, ma non sento male.
Mi hanno bastonato, ma non me ne sono accorto.
Quando mi sveglierò? Ne chiederò dell'altro".


COMMENTO

Non conviene desiderare di gustare le cose dei peccatori. Gli stolti desiderano vanità e le vanità conducono alla perdizione perché fanno perdere il senso della vita. Così questo capitolo dei Proverbi ci consiglia a non invidiare gli stili di vita degli uomini stolti perché loro con quel vivere si stanno meritando l'inferno, quindi conviene invidiare cose che ci meriteranno la morte? Assolutamente non conviene. Allora volgiamo il nostro cuore alle cose sante. Questo ventitreesimo capitolo non vuole mettere il bastone fra le ruote dell'evangelizzazione, ma vuol farci capire che parlare saggiamente agli stolti, non li farà ragionare perché loro hanno un cuore chiuso e la mente ottenebrata dalle cose inutili di questo mondo. Come ci si deve comportare allora con i duri d'orecchi? Questo ce lo dice Gesù: amando e perdonando. Riprendere i bestemmiatori è cosa giusta, ma quante volte ci siamo sentiti rispondere con altrettante bestemmie qual volta ci abbiamo provato a farli ragionare? In questi casi non possiamo fare altro che pregare il Padre di inviare per amore del Figlio lo Spirito Santo a questi uomini assetati di successo e accecati dal potere.

Cosa vuol dire non invadere il campo degli orfani? Possiamo dare diverse interpretazioni di questa frase. La prima è non cercare di arrecare danno ai deboli perché il loro vendicatore, il Signore farà presto giustizia poiché Egli ama i deboli e li difende. Un'altra interpretazione e qui tocchiamo un argomento difficile, possiamo darla sul campo della purezza dei bambini. Spesso sulle cronache si leggono notizie inquietanti sull'invasione del campo della purezza dei bambini. Questi fanciulli hanno un vendicatore potente che farà giustizia condannando con ira quanti crudelmente tolgono a queste anime innocenti la gioia di vivere. Gesù infatti ha usato un'espressione forte verso coloro che fanno del male ai bambini dicendo che per loro sarebbe meglio che gli si mettesse una macina da asino al collo e venisse gettato nel mare, per far comprendere quanto sarà grande la condanna per quanti scandalizzeranno i bambini. Gesù sapeva che nel mondo c'erano e ci sarebbero state (e purtroppo ci sono) persone che avrebbero scandalizzato i bambini con la loro malvagità. I bambini hanno il Signore Onnipotente come grande vendicatore. Solo gli stolti si potrebbero mettere contro Dio, solo un pazzo si può mettere contro l'Onnipossente Signore della storia.

Anche tutte le altre impurità sono condannate dal Signore che è Dio di infinita ed eterna purezza. Quanti praticano l'impurità vivranno una vita confusa, rozza e mediocre qual minimo anticipo della grande ed eterna condanna riservata agli sciagurati. Per chi i guai, per chi i lamenti, i litigi, i gemiti, domanda la Scrittura che abbiamo letto oggi. Infatti a causa dell'impurità dei figli che i genitori passano guai, si lamentano, litigano, strepitano, fanno gli occhi rossi. Per le donne l'uomo (o la donna per gli uomini) perde il senno. Dio ha messo la donna accanto all'uomo non perché questi la desiderasse o la sfruttasse, ma per compagnia, per amore,  per generare la vita, non per soddisfare i desideri della carne che sono venuti dopo il peccato compiuto dagli antichi progenitori, i desideri malvagi della concupiscenza. Per un atto di ribellione il cuore dell'uomo si è incattivito cominciando a desiderare cose malvagie. Infatti chi obbedisce al Signore si mantiene nel bene e quindi nella purezza, mentre chi si ribella a Dio, trasgredisce tutto il resto della Legge, così ecco gli omicidi, i furti e gli adultèri, le invidie, le gelosie etc. e i desideri malvagi della carne. I giovani d'oggi ad esempio, quelli che praticano la ribellione, desiderano malvagiamente le donne e infatti sono ragazzi violenti capaci di cose terribili. Invece quanti fanno la volontà del Signore sono puri e vivono nella calma, nell'amore, nella misericordia, nella purezza.

Non guardiamo dunque al vino della passione, perché quando la passione prende e va giù nel cuore, rischiamo di cadere nel peccato e il peccato morde come un serpente e punge come una vipera e il veleno del peccato è mortale. Ed ecco come ci dice la Scrittura, gli occhi del peccatore vedono cose strane, confuse perché il peccato ottenebra la mente e fa vedere il mondo grigio, contorto, fa vedere il mondo come un luogo di morte ed ecco le depressioni, gli abusi di alcol e droghe, ecco la perdizione che culmina con la morte eterna.

L'uomo ha la capacità di dire basta al peccato, basta alle impurità, basta alle droghe, basta alle dipendenze, basta al male, e questa capacità ce l'ha data il Signore nel giorno del Battesimo: La Fede. Con Fede l'uomo deve chiedere a Dio di liberarlo dal male e il Signore che ascolta sempre le preghiere fatte con Fede, l'esaudirà.

Infine una riflessione breve sui genitori: ascoltiamo i loro buoni consigli e non disprezziamoli quando sono vecchi perché i genitori sono sempre coloro che ci hanno dati la vita e noi dobbiamo amarli sempre e aiutarli quando sono nel bisogno.

Ascoltiamo tutti i consigli di questa Scrittura sapienziale di oggi e impareremo la via dell'integrità. E' il Signore che ci istruisce per bocca dei Suoi profeti, dunque prima che ai consigli di Salomone, noi diamo ascolto alla Sapienza e alla Parola di Dio.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

cosa intende l'autore sulla donna straniera

Riscoprire la fede ha detto...

C'è una riflessione che ti aiuterà a capire bene il concetto di donna straniera ed è tratta dal sito della Parrocchia di San Giovanni Battista (San Giovanni di casarsa (PN): Prima di esaminare questo brano è necessario capire di chi si sta parlando. Per la traduzione italiana il testo metterebbe in guardia dal matrimonio con una straniera (vv. 3 e 20).
Questo avvertimento potrebbe essere letto in relazione alla preoccupazione, espressa ad esempio dai capitoli 9 e 10 del libro di Esdra, secondo cui i matrimoni con donne straniere sono considerati un pericolo per la fedeltà al Dio di lsraele. Per questo vanno sciolti al più presto. Non si tratterebbe perciò in ogni caso di un atteggiamento xenofobo, ma inteso come preservazione della purezza della propria fede. Ma se leggiamo Proverbi 2, 16-17; 6, 20-24; 7, 5 ss., che parlano della dorma straniera, è da intendere questa donna come una prostituta.
Il nostro testo risulterebbe molto più comprensibile, anche in relazione a quanto si legge nei versetti seguenti: tieni lontano da lei il tuo cammino e non avvicinarti alla porta della sua casa, per non mettere in balia di altri il tuo onore e i tuoi anni alla mercé di un uomo crudele, perché non si sazino dei tuoi beni gli stranieri.
Chi è questo uomo crudele? Non può essere il marito, bensì dovrebbe essere colui che tiene asservita questa donna come prostituta. Il testo cioè mette in guardia dall’abbandonarsi al piacere con le prostitute.
Esse metterebbero il malcapitato in mano a uomini crudeli il cui interesse è solo nel guadagno. La conseguenza non porterebbe solo questo malcapitato sul lastrico, ma farebbe persino deperire il suo corpo prima del tempo.
Per questo ai versetti 18-19 si esalta l’amore per la propria moglie come quello originano, l’unico per cui l’uomo deve continuare a gioire e a godere.
Come vivere questa fedeltà? E’ necessario non seguire l’istinto ma attenersi alla sapienza e all’istruzione che vengono da Dio.
Solo così l’uomo sarà in grado di compiere quelle scelte che gli garantiranno una vita gioiosa e lontana dal male.

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