venerdì 8 ottobre 2010

Sapienza - Terzo appuntamento

Torna l'appuntamento con il Libro della Sapienza, che svela i pensieri degli empi e dei non credenti:




1Le anime dei giusti, invece, sono nelle mani di Dio,
nessun tormento le toccherà.
2Agli occhi degli stolti parve che morissero;
la loro fine fu ritenuta una sciagura,
3la loro partenza da noi una rovina,
ma essi sono nella pace.
4Anche se agli occhi degli uomini subiscono castighi,
la loro speranza è piena di immortalità.
5Per una breve pena riceveranno grandi benefici,
perché Dio li ha provati
e li ha trovati degni di sé:
6li ha saggiati come oro nel crogiuolo
e li ha graditi come un olocausto.
7Nel giorno del loro giudizio risplenderanno;
come scintille nella stoppia, correranno qua e là.
8Governeranno le nazioni, avranno potere sui popoli
e il Signore regnerà per sempre su di loro.
9Quanti confidano in lui comprenderanno la verità;
coloro che gli sono fedeli
vivranno presso di lui nell'amore,
perché grazia e misericordia
sono riservate ai suoi eletti.
10Ma gli empi per i loro pensieri riceveranno il castigo,
essi che han disprezzato il giusto
e si son ribellati al Signore.
11Chi disprezza la sapienza e la disciplina è infelice.
Vana la loro speranza e le loro fatiche senza frutto,
inutili le opere loro.
12Le loro mogli sono insensate,
cattivi i loro figli,
maledetta la loro progenie.


13Beata la sterile non contaminata,
la quale non ha conosciuto un letto peccaminoso;
avrà il suo frutto alla rassegna delle anime.
14Anche l'eunuco, la cui mano non ha commesso iniquità
e che non ha pensato cose malvage contro il Signore,
riceverà una grazia speciale per la sua fedeltà,
una parte più desiderabile nel tempio del Signore;
15poiché il frutto delle opere buone è glorioso
e imperitura la radice della saggezza.
16I figli di adulteri non giungeranno a maturità;
la discendenza di un'unione illegittima sarà sterminata.
17Anche se avranno lunga vita, non saran contati per niente,
e, infine, la loro vecchiaia sarà senza onore.
18Se poi moriranno presto, non avranno speranza
né consolazione nel giorno del giudizio,
19poiché di una stirpe iniqua è terribile il destino.

COMMENTO

Questo passo del Libro della Sapienza parla chiaro; anche oggi i cristiani che vivono e agiscono secondo Amore e Giustizia, Pace e Misericordia sono derisi dagli uomini del mondo e le loro azioni sembrano insensate agli occhi dell'umanità, quando in verità i cristiani, in special modo i missionari che si impegnano per il Regno dei Cieli, essi lavorano concretamente e le loro opere sono giuste e utili e riceveranno la retribuzione nel giorno del giudizio e si rallegreranno e risplenderanno come ci dice la Sacra Scrittura che abbiamo appena letto. E' vero: i giusti soffrono, ma la loro sofferenza si cambierà in gloria. Per quanto riguarda invece gli iniqui, la Scrittura ci fa comprendere come le loro fatiche sono inutili; assistiamo ogni giorno agli sprechi di danaro che si fanno: i soldi sono investiti nel lusso, nel divertimento, nelle droghe nei casi peggiori. Ma a cosa servono il lusso, il divertimento e le droghe se queste non possono donarci la gioia eterna? Per questi motivi la Scrittura ci dice che le loro fatiche resteranno senza frutto poiché lavorano per cose insensate e infruttuose poiché non mangeranno del frutto della gioia eterna e non si sazieranno del Volto di Dio, ma avranno eternamente fame e sete del Signore e la loro rovina sarà grande. Da qui impariamo a vedere e a ragionare secondo verità: quando vediamo una stirpe iniqua vivere nei disagi quasi ci stupiamo per le tragedie che accadono in quella famiglia. In verità i loro disagi sono la conseguenza per i loro peccati, conseguenza dell'inosservanza della Legge del Signore. Insensate le moglie degli ingiusti, cattivi i loro figli e maledetta la loro progenie, prosegue il brano. Un uomo stolto sposerà una donna stolta la quale si comporta scioccamente e i loro figli cresceranno nella cattiva educazione di genitori disonesti che agiscono secondo superficialità. Da una coppia unita da legami impuri nasceranno figli non benedetti dal Signore poiché non sono stati uniti dal Suo volere ma dal volere della carne. Di conseguenza i loro figli saranno cattivi. Quante volte abbiamo assistito ad unioni illegali i qual figli hanno vissuto allo sbando? Può sembrare ingiusta agli occhi del mondo questa Scrittura, ma essa ci parla secondo lo Spirito di Verità. Dio detesta il peccato e non benedice quanti lo commettono. Un uomo e una donna uniti invece nel sacro vincolo del matrimonio sono benedetti dal Signore e la loro stirpe sarà benedetta. Occorre però fare una precisazione: Come per il battesimo per raggiungere la santità abbiamo bisogno di perseverare nell'Amore. Così anche per il matrimonio: Non basta il sacramento, ovvero è fondamentale il sacramento ma occorre anche la perseverare nel bene. Tuttavia se gli iniqui si pentiranno dei loro peccati troveranno Misericordia presso Dio; Gesù infatti è venuto per questo: salvare ciò che era perduto.

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