sabato 7 maggio 2011
Il Sabato dei Salmi - Salmo 52 (51) - Condanna del cinico
Salmo 52
Condanna del cinico
[1]Al maestro del coro. Maskil. Di Davide.
[2]Dopo che l'idumeo Doeg venne da Saul per informarlo e dirgli: «Davide è entrato in casa di Abimelech».
[3]Perché ti vanti del male
o prepotente nella tua iniquità?
[4]Ordisci insidie ogni giorno;
la tua lingua è come lama affilata,
artefice di inganni.
[5]Tu preferisci il male al bene,
la menzogna al parlare sincero.
[6]Ami ogni parola di rovina,
o lingua di impostura.
[7]Perciò Dio ti demolirà per sempre,
ti spezzerà e ti strapperà dalla tenda
e ti sradicherà dalla terra dei viventi.
[8]Vedendo, i giusti saran presi da timore
e di lui rideranno:
[9]«Ecco l'uomo che non ha posto in Dio la sua difesa,
ma confidava nella sua grande ricchezza
e si faceva forte dei suoi crimini».
[10]Io invece come olivo verdeggiante
nella casa di Dio.
Mi abbandono alla fedeltà di Dio
ora e per sempre.
[11]Voglio renderti grazie in eterno
per quanto hai operato;
spero nel tuo nome, perché è buono,
davanti ai tuoi fedeli.
COMMENTO
Essere come olivi verdeggianti nella casa di Dio è la migliore scelta che l'uomo possa fare. Odiare non fa male solo a chi riceve odio, ma fa male anche a chi lo nutre in cuor proprio. Chi confida in sé stesso crede di poter fare tutto, ma in realtà farà poco e niente e inoltre cadrà sempre perché il Signore libera dal laccio i piedi dei Suoi fedeli. Riconoscere la propria fragilità può inizialmente sconfortare, ma se si confida in Dio, se contiamo soltanto su di Lui, non dobbiamo temere nulla perché il Signore sostiene i deboli che si affidano totalmente a Lui. Il cinismo è sempre condannato e vediamo la fine che fanno quanti hanno perseverato nel male. Ringraziando Dio però l'uomo ha la possibilità di convertirsi affidandosi alla Sua Misericordia. Affidiamoci dunque totalmente al Signore e non temiamo perché Egli ci ama e ci sostiene.
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