domenica 18 settembre 2011

Filotea: Introduzione alla vita devota - XII

Proseguiamo l'appuntamento con "Filotea: Introduzione alla vita devota" di San Francesco di Sales. Leggiamo oggi il dodicesimo capitolo contenente la quarta meditazione, questa volta incentrata sul peccato:




FILOTEA
Introduzione alla vita devota
(San Francesco di Sales)

PRIMA PARTE

Contiene consigli ed esercizi necessari per condurre l'anima dal primo desiderio della vita devota fino alla ferma risoluzione di abbracciarla

CAPITOLO XII

Quarta Meditazione: IL PECCATO

Preparazione

1. Mettiti alla presenza di Dio.

1. Pregalo di darti la sua ispirazione.

Considerazioni

1. Pensa da quanto tempo hai incominciato a peccare, e come, da allora, i peccati si siano moltiplicati in te; li hai accresciuti ogni giorno, mettendoti contro Dio, contro te stessa, contro il prossimo, in opere in parole, in desideri e in pensieri.

1. Pensa alle tue cattive inclinazioni e a come le hai assecondate. E, soltanto meditando su questi due punti, dovrai constatare come le tue colpe siano più numerose dei capelli che hai in testa, o meglio ancora dei granelli di sabbia della spiaggia.

2. Pensa poi, in modo particolare, al peccato di ingratitudine verso Dio, peccato comune e presente in tutti gli altri, e che li rende più gravi: guarda di quanti benefici Dio ti ha colmata, e di tutti ne hai abusato contro il Donatore; e in modo hai disprezzato molte ispirazioni, hai lasciato cadere molti impulsi al bene.

° Ma quello che è ancor peggio, dopo che hai ricevuto i sacramenti tante volte, dove sono i frutti? Dove sono finiti gli ornamenti di cui ti aveva abbellita lo Sposo? Tutto è stato sepolto nella tua cattiveria. Ti sei preparata seriamente a riceverli? Pensa a quanto sei ingrata e irresponsabile; Dio ti insegue per salvarti e tu fuggi per perderti.

Affetti e propositi

1. Arrossisci alla tua miseria. Mio Dio, dove troverò il coraggio di comparire davanti a te? Io non sono che un bubbone purulento e una fogna di ingratitudine e di cattiveria. Sembra impossibile che io abbia potuto essere così sleale; non ho saputo conservare integro uno solo dei miei sensi; una sola delle facoltà della mia anima, senza corromperla, violarla, insozzarla; non ho trascorso un sol giorno della mia esistenza senza contaminarlo con affetti indecenti. E mi pare questo il modo di contraccambiare i benefici del Creatore e il Sangue del Redentore?

1. Chiedi perdono e gettati ai piedi del Signore come un Figliuol prodigo, come una Maddalena, come una donna che ha contaminato il letto matrimoniale con ogni sorta di adulterio. Signore, pietà di questa peccatrice; sorgente viva di misericordia, abbi pietà di questa misera peccatrice.

2. Decidi di vivere meglio. Signore, con la tua grazia, non voglio mai più cedere al peccato. L’ho amato già troppo! Ora lo detesto e abbraccio Te, Padre di misericordia, voglio vivere e morire con Te!

3. Per cancellare i peccati del passato ne farò una accusa coraggiosa, e non tollererò che uno solo rimanga in me.

4. Farò tutto il possibile per sradicare dal mio cuore le erbacce, in modo particolare le più dannose.

5. A tal fine, seguirò con impegno i consigli che mi verranno dati e non riterrò mai di avere fatto abbastanza per riparare le colpe del passato.

Conclusione

1. Ringrazia Dio che ti ha atteso pazientemente e ti ha dato questi buoni affetti.

1. Offrigli il tuo cuore in pegno.

2. Pregalo che ti fortifichi, ecc.

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