venerdì 15 luglio 2011

Siracide - Trentanovesimo appuntamento

Proseguiamo la lettura del Siracide con il capitolo 39:


1Differente è il caso di chi si applica
e medita la legge dell'Altissimo.
Egli indaga la sapienza di tutti gli antichi,
si dedica allo studio delle profezie.
2Conserva i detti degli uomini famosi,
penetra le sottigliezze delle parabole,
3indaga il senso recondito dei proverbi
e s'occupa degli enigmi delle parabole.
4Svolge il suo compito fra i grandi,
è presente alle riunioni dei capi,
viaggia fra genti straniere,
investigando il bene e il male in mezzo agli uomini.
5Di buon mattino rivolge il cuore
al Signore, che lo ha creato, prega davanti all'Altissimo,
apre la bocca alla preghiera, implora per i suoi peccati.
6Se questa è la volontà del Signore grande,
egli sarà ricolmato di spirito di intelligenza,
come pioggia effonderà parole di sapienza,
nella preghiera renderà lode al Signore.
7Egli dirigerà il suo consiglio e la sua scienza,
mediterà sui misteri di Dio.
8Farà brillare la dottrina del suo insegnamento,
si vanterà della legge dell'alleanza del Signore.
9Molti loderanno la sua intelligenza,
egli non sarà mai dimenticato,
non scomparirà il suo ricordo,
il suo nome vivrà di generazione in generazione.
10I popoli parleranno della sua sapienza,
l'assemblea proclamerà le sue lodi.
11Finché vive, lascerà un nome più noto di mille,
quando muore, avrà già fatto abbastanza per sé.

12Esporrò ancora le mie riflessioni,
ne sono pieno come la luna a metà mese.
13Ascoltatemi, figli santi, e crescete
come una pianta di rose su un torrente.
14Come incenso spandete un buon profumo,
fate fiorire fiori come il giglio,
spargete profumo e intonate un canto di lode;
benedite il Signore per tutte le opere sue.
15Magnificate il suo nome;
proclamate le sue lodi
con i vostri canti e le vostre cetre;
così direte nella vostra lode:
16"Quanto sono magnifiche tutte le opere del Signore!
Ogni sua disposizione avrà luogo a suo tempo!".
Non c'è da dire: "Che è questo? Perché quello?".
Tutte le cose saranno indagate a suo tempo.
17Alla sua parola l'acqua si ferma come un cumulo,
a un suo detto si aprono i serbatoi delle acque.
18A un suo comando si realizza quanto egli vuole;
nessuno può ostacolare il suo aiuto.
19Ogni azione umana è davanti a lui,
non è possibile nascondersi ai suoi occhi.
20Il suo sguardo passa da un'eternità all'altra,
nulla è straordinario davanti a lui.
21Non c'è da dire: "Che è questo? Perché quello?"
poiché tutte le cose sono state create per un fine.
22La sua benedizione si diffonde come un fiume
e irriga come un'inondazione la terra.
23Così le genti sperimenteranno la sua ira,
come trasformò le acque in deserto salato.
24Le sue vie sono diritte per i santi,
ma per gli empi piene di inciampi.
25I beni per i buoni furon creati sin da principio,
ma anche i mali per i peccatori.
26Le cose di prima necessità per la vita dell'uomo sono:
acqua, fuoco, ferro, sale,
farina di frumento, latte, miele,
succo di uva, olio e vestito.
27Tutte queste cose per i pii sono beni,
ma per i peccatori diventano mali.
28Ci sono venti creati per castigo,
e nella loro furia rafforzano i loro flagelli;
quando verrà la fine, scateneranno violenza,
e placheranno lo sdegno del loro creatore.
29Fuoco, grandine, fame e morte
son tutte cose create per il castigo.
30Denti delle fiere, scorpioni e vipere,
e spade vendicatrici sono per la rovina degli empi.
31Esulteranno al comando divino;
sono pronte sulla terra per tutti i bisogni.
A tempo opportuno non trasgrediranno la parola.
32Per questo ero convinto fin dal principio,
vi ho riflettuto e l'ho messo per iscritto:
33"Tutte le opere del Signore sono buone;
egli provvederà tutto a suo tempo".
34Non c'è da dire: "Questo è peggiore di quello",
a suo tempo ogni cosa sarà riconosciuta buona.
35Ora cantate inni con tutto il cuore e con la bocca
e benedite il nome del Signore.

COMMENTO
 
Il passo odierno del Siracide lo possiamo dividere in due parti: la prima relativa alla figura dello scriba e la seconda relativa a Dio che viene lodato con grandi inni. Nella prima parte, vediamo una vera e propria esaltazione del ruolo dello scriba che viene dipinto come un uomo saggio che medita la Parola di Dio giorno e notte, studiandone il significato celato nelle parabole, negli enigmi e nei vari misteri. Tutto questo porterà lo scriba ad acquisire conoscenza e saggezza e di conseguenza raggiungerà ben presto i piano alti della gerarchia sociale poiché tutti andranno da lui a causa della saggezza e della conoscenza acquisita non solo attraverso gli studi letterari, ma anche attraverso l'esperienza concreta recepita nei viaggi in terre straniere. 
Questa figura viene talmente esaltata che addirittura l'autore fa presente come il suo nome resterà scritto di generazione in generazione anche dopo la sua scomparsa! Noi oggi potremmo anche azzardare un paragone: questa figura è simile a colui che medita la Parola di Dio giorno e notte e che davvero trascorre la sua esistenza cercando di scrutarne le meraviglie e i misteri: ricordiamo molti Santi di Dio con questa capacità di studio ed indagine che li ha portati ad essere noti come saggi della cristianità e grandi esegeti (come non citare Sant'Agostino che ha studiato a fondo la Sacra Scrittura). 

La seconda parte è invece una vera lode al Signore Dio: l'autore ne loda la magnificenza, l'incredibile capacità di vedere e scrutare ogni azione umana,  ed infine ne loda l'opera delle Sue mani, invitando tutti noi a non porci domande sul perché e sul come, perché ogni cosa ci sarà svelata da Dio stesso, al momento da Lui stabilito, in quanto ogni cosa è stata creata per un fine specifico.
 Vediamo inoltre un interessante commento sui beni del creato; l'autore elenca infatti i beni  che sono stati creati sin da principio a favore del giusto ed essi sono acqua, fuoco, ferro, sale, farina di frumento, latte, miele,
succo di uva, olio e vestito. Tutti questi beni sono utili all'uomo, ma possono trasformarsi in male per i peccatori i quali li utilizzano nella maniera sbagliata. Il nostro pianeta è ricco di risorse e tutte hanno un fine specifico, se usate bene: purtroppo, vi sono uomini che utilizzano questi beni nella maniera sbagliata e il risultato è male per l'uomo e per il mondo intero. 
Ma Dio non rimane a guardare inerte mentre il malvagio compie le sue azioni inique: allo stesso modo con cui benedice i giusti, Egli colpisce i malvagi, castigandoli e punendoli come accaduto agli abitanti di Sodoma e Gomorra.
La fine di questo passo è comunque ricco di speranza: al tempo opportuno, scopriremo tutto ciò che abbiamo necessità di scoprire ed ogni mistero sarà rivelato così come vedremo che ogni opera sarà vista come buona. Non ci rimane che unirci all'invito dell'autore nell'innalzare lodi a Dio con tutto il nostro cuore e con le nostre labbra!

0 commenti:

Posta un commento