sabato 16 luglio 2011

Il Sabato dei Salmi - Salmo 61 (60) - Preghiera di un esiliato

Salmo 61   

Preghiera di un esiliato 
[1]Al maestro del coro. Per strumenti a corda. Di Davide. 

[2]Ascolta, o Dio, il mio grido,
sii attento alla mia preghiera.
[3]Dai confini della terra io t'invoco;
mentre il mio cuore viene meno,
guidami su rupe inaccessibile. 

[4]Tu sei per me rifugio,
torre salda davanti all'avversario.
[5]Dimorerò nella tua tenda per sempre,
all'ombra delle tue ali troverò riparo;
[6]perché tu, Dio, hai ascoltato i miei voti,
mi hai dato l'eredità di chi teme il tuo nome. 

[7]Ai giorni del re aggiungi altri giorni,
per molte generazioni siano i suoi anni.
[8]Regni per sempre sotto gli occhi di Dio;
grazia e fedeltà lo custodiscano. 

[9]Allora canterò inni al tuo nome, sempre,
sciogliendo i miei voti giorno per giorno. 


COMMENTO

Troppo poco si confida in Dio ai giorni nostri. Troppo poco da giungere a scelte sbagliate. Se facessimo nostre, con i fatti, le parole di questo Salmo, confidando in Dio in ogni tempo, sia nel propizio come in quello avverso, non avremmo mai da disperare. Per mettere fine ai problemi, c'è chi si affida allo psicologo o nel peggiore dei casi alla morte. Perché non rivolgersi alla viva Persona di Dio? Davide ci dà il bell'esempio confidando continuamente nel Signore. Eppure Davide di avversità ne aveva a bizzeffe da affrontare, talvolta subendo sconfitte, ma come ha agito? Rifugiandosi nell'alcol o disperandosi? Pensando di mettere fine alla sua vita o chiudendosi in sé stesso? Nessuna di queste cose: Davide ha sempre confidato in Dio e ha sempre trionfato, persino nelle sconfitte. Sembrerà un paradosso ma è così: il trionfo non è sempre in quel successo apparente e materiale, ma si è trionfanti anche quando nel dolore e nella povertà sappiamo accettare la volontà di Dio. Del resto tutto ciò che di buono può fare l'uomo è la volontà del Signore.

Dio non è una persona astratta o l'ultimo appiglio a cui aggrapparsi. Dio è nostro Padre oltre che Creatore e un padre ama i suoi figli e va amato. Se noi confidassimo maggiormente in questo Padre benevolissimo non avremmo nulla da temere. Se ponessimo Dio al primo posto, nella ricchezza come nella povertà, nella gioia e nel dolore, in ogni situazione, vivremmo sereni. Allora proponiamo in questa giornata, ma soprattutto per domani che è domenica, giorno del Signore, di andare a cercare il Suo perdono nella confessione e di incontrarLo nella Santa Messa, nell'Eucarestia.

0 commenti:

Posta un commento