lunedì 25 aprile 2011

Testimoni della risurrezione

Continuiamo a vivere la Pasqua con le riflessioni di Sant'Agostino d'Ippona (da domani torna la normale programmazione settimanale):

Dai "Discorsi" di sant’Agostino, vescovo (Serm. 260/E, 2)


Anche voi, dunque, dite: Non possiamo non parlare di ciò che abbiamo udito; non possiamo non evangelizzare Cristo Signore. Ciascuno lo annunzi dovunque gli è possibile, e così è martire. Capita però, a volte, a certi che non debbano subire persecuzioni ma solo una qualche derisione: eppure si spaventano. Un tale, ad esempio, si trova a pranzo in mezzo a pagani, ed eccolo arrossire perché lo chiamano cristiano. Se ha timore d'un commensale, come potrà tenere incalcolate le minacce d'un persecutore? Suvvia dunque! Parlate di Cristo dovunque potete, con chiunque potete, in tutte le maniere che potete. Quello che si esige da voi è la fede, non l'abilità nel parlare. Parli la fede che vi nasce dal cuore, e sarà Cristo a parlare. Se infatti è in voi la fede, abita in voi Cristo. Avete udito il Salmo: Ho creduto e perciò ho anche parlato (Ps 115, 10). Non poteva aver fede e, insieme, restarsene muto. Chi non dona è ingrato verso colui che l'ha colmato di doni. Ciascuno pertanto deve comunicare le cose di cui è stato riempito. Da lui deve scaturire una fonte che sempre versa e mai si dissecca. Scaturirà in lui una fonte d'acqua che zampilla per la vita eterna (Io 4, 14). E nel vostro annunzio potrete essere tranquilli poiché non vi sarà menzogna in quanto lo attingete dalla fonte della verità: quel che pronunziate con la lingua l'avete ricevuto. Certo, se voleste dire cose vostre, sareste mentitori, come asserisce il Salmo: Io ho detto nella mia estasi: Ogni uomo è mentitore (Ps 115, 11). Che significa: Ogni uomo è mentitore? Ogni Adamo è mentitore. Spògliati di Adamo e rivèstiti di Cristo, e non sarai mentitore. Questo basti alla vostra Carità poiché molte cose restano da fare.

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