domenica 6 marzo 2011

Il Libro di Giobbe - Venticinquesimo appuntamento

Torniamo a seguire i dialoghi tra Giobbe e i suoi amici con Il Libro di Giobbe: questa domenica leggiamo e meditiamo il ventisettesimo capitolo che ci mostra il proseguo della risposta di Giobbe che si traduce in un'esaltazione della Potenza di Dio:


[1]Giobbe continuò a dire:

[2]Per la vita di Dio, che mi ha privato del mio
diritto,
per l'Onnipotente che mi ha amareggiato l'animo,
[3]finché ci sarà in me un soffio di vita,
e l'alito di Dio nelle mie narici,
[4]mai le mie labbra diranno falsità
e la mia lingua mai pronunzierà menzogna!
[5]Lungi da me che io mai vi dia ragione;
fino alla morte non rinunzierò alla mia integrità.
[6]Mi terrò saldo nella mia giustizia senza cedere,
la mia coscienza non mi rimprovera nessuno dei miei giorni.
[7]Sia trattato come reo il mio nemico
e il mio avversario come un ingiusto.
[8]Che cosa infatti può sperare l'empio, quando finirà,
quando Dio gli toglierà la vita?
[9]Ascolterà forse Dio il suo grido,
quando la sventura piomberà su di lui?
[10]Porrà forse la sua compiacenza nell'Onnipotente?
Potrà forse invocare Dio in ogni momento?
[11]Io vi mostrerò la mano di Dio,
non vi celerò i pensieri dell'Onnipotente.
[12]Ecco, voi tutti lo vedete;
perché dunque vi perdete in cose vane?

COMMENTO

Continua la risposta di Giobbe che abbiamo cominciato a leggere settimana scorsa. Anche oggi continua l'esaltazione del Signore ed in particolare della Sua Potenza. Giobbe, avendo ripetuto qual è il reale cuore del problema e cioè che Dio gli ha privato il diritto, amareggiando il suo animo, mostra di conoscere nel profondo dell'animo come la Potenza del Signore colpisce l'empio, soprattutto dopo la sua morte: Che cosa infatti può sperare l'empio, quando finirà, quando Dio gli toglierà la vita? Ascolterà forse Dio il suo grido, quando la sventura piomberà su di lui? Porrà forse la sua compiacenza nell'Onnipotente? Potrà forse invocare Dio in ogni momento?

Giobbe, in virtù della sua innocenza, sa di poter invocare il Signore, sa di poter porre in Lui la sua compiacenza e per questo parla con forza e con coraggio, mostrando agli amici come agisce l'Onnipotente nella Sua Potenza e come il giusto possa ottenere da Dio le vere benedizioni che, settimana prossima, vedremo non coincidere con i beni materiali.

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