sabato 1 ottobre 2011
Il Sabato dei Salmi - Salmo 72 - Il re promesso
Salmo 72
Il re promesso
[1]Di Salomone.
Dio, dà al re il tuo giudizio,
al figlio del re la tua giustizia;
[2]regga con giustizia il tuo popolo
e i tuoi poveri con rettitudine.
[3]Le montagne portino pace al popolo
e le colline giustizia.
[4]Ai miseri del suo popolo renderà giustizia,
salverà i figli dei poveri
e abbatterà l'oppressore.
[5]Il suo regno durerà quanto il sole,
quanto la luna, per tutti i secoli.
[6]Scenderà come pioggia sull'erba,
come acqua che irrora la terra.
[7]Nei suoi giorni fiorirà la giustizia
e abbonderà la pace,
finché non si spenga la luna.
[8]E dominerà da mare a mare,
dal fiume sino ai confini della terra.
[9]A lui si piegheranno gli abitanti del deserto,
lambiranno la polvere i suoi nemici.
[10]Il re di Tarsis e delle isole porteranno offerte,
i re degli Arabi e di Saba offriranno tributi.
[11]A lui tutti i re si prostreranno,
lo serviranno tutte le nazioni.
[12]Egli libererà il povero che grida
e il misero che non trova aiuto,
[13]avrà pietà del debole e del povero
e salverà la vita dei suoi miseri.
[14]Li riscatterà dalla violenza e dal sopruso,
sarà prezioso ai suoi occhi il loro sangue.
[15]Vivrà e gli sarà dato oro di Arabia;
si pregherà per lui ogni giorno,
sarà benedetto per sempre.
[16]Abbonderà il frumento nel paese,
ondeggerà sulle cime dei monti;
il suo frutto fiorirà come il Libano,
la sua messe come l'erba della terra.
[17]Il suo nome duri in eterno,
davanti al sole persista il suo nome.
In lui saranno benedette
tutte le stirpi della terra
e tutti i popoli lo diranno beato.
[18]Benedetto il Signore, Dio di Israele,
egli solo compie prodigi.
[19]E benedetto il suo nome glorioso per sempre,
della sua gloria sia piena tutta la terra.
Amen, amen.
Commento del compianto Padre Lino Pedron dal sito http://www.padrelinopedron.it
"È uno dei gioielli della letteratura salmica" (Osty).
Questo salmo formula la convinzione che il re sia costituito da Dio come custode del diritto e della giustizia per il suo popolo. Popolo di Dio sono qui gli umiliati e i poveri. Il suo contenuto è una profezia messianica: il Dio dell’Alleanza avrà nel re messianico il coronamento della sua opera di salvezza. La visione del salmo 72 non si è realizzata pienamente con la prima venuta di Gesù. Infatti i cristiani attendono ancora. Il mondo resta ancora nella tribolazione e anche la chiesa, benché santificata dal suo Signore, è e rimane ancora una chiesa di peccatori. Il cristiano vigilante attende con impazienza e nostalgia la venuta finale del Cristo: "Signore nostro, vieni!" (1Cor 16,22).
Commento dei padri della chiesa
v. 1 "Profezia di un Salvatore, re universale e in eterno. L’inizio del salmo gli attribuisce i tratti distintivi di Salomone, ma si tratta del re del salmo 2,6 costituito re e consacrato da Dio" (Eusebio).
"Questo salmo annuncia la venuta del Cristo e la chiamata delle genti. Il Cristo è il vero Salomone, il Pacifico che riunisce i due popoli e fa cadere il muro dell’inimicizia" (Atanasio).
"Anche questo salmo si riferisce propriamente al Cristo: s’incarna nell’umiltà, libera i poveri tenuti prigionieri dal forte armato, ritorna in cielo e riceve dal Padre il potere di giudicare" (Girolamo).
"L’Antico Testamento è pieno del Nuovo. In tutto questo salmo il profeta annuncia la venuta del Signore parlando sia della sua umanità che della sua divinità" (Cassiodoro).
v. 2 "I poveri di Dio sono coloro che, abbandonando ogni superbia di questo mondo, si abbandonano completamente all’umiltà. Se un povero è orgoglioso, non è un povero di Dio, e se un ricco ama l’umiltà, non è un ricco di questo mondo. È la volontà che discerne, non il nome" (Cassiodoro).
"Non parla di poveri in beni materiali, ma di poveri in spirito" (Rufino).
v. 3 "I giusti ricevano il Cristo che è pace e giustizia" (Girolamo).
"Il Cristo è pace perché ci riconcilia a Dio e giustizia perché giudicherà il mondo" (Cassiodoro).
v. 5 "Continuerà ad esistere per tutta l’eternità come Dio e uomo, lui che era prima di tutti i secoli" (Cirillo di Alessandria).
"La chiesa di Dio, corpo del Cristo sulla terra, non verrà mai meno e resterà salda fino alla fine del mondo" (Agostino).
"L’umanità santa del Cristo sarà unita al Verbo per l’eternità, siederà con lui alla destra del Padre. Il sole è il Figlio di Dio, Verbo del Padre. La luna è la chiesa. La luna è l’immagine della chiesa perché non brilla di luce propria, ma riceve la luce dal sole. La chiesa sembra calare, come la luna, durante le persecuzioni; poi, quando ritrova la pace, gioisce di tutta la sua luce" (Cassiodoro).
v. 6 "Prima di lui l’umanità, come terra arida, non poteva portare frutti di santità" (Girolamo).
v. 7 "Con l’avvento del Cristo, sorge per noi la giustizia e l’abbondanza della pace perché ci volgiamo verso Dio. Inoltre, il diavolo è sconfitto, lui che si era sbarazzato dell’uomo, ma ora siamo noi che ci liberiamo di lui" (Cirillo di Alessandria).
"Gli eventi danno ragione alla profezia: la natura umana, liberata dall’empietà, imparò la pietà. Anche se vi sono uomini che non vivono secondo il vangelo, i buoni sono più numerosi dei malvagi" (Teodoreto).
"Finché non si spenga la luna: è il tempo in cui la chiesa continuerà a crescere, finché non sia completo il numero degli eletti" (Cassiodoro).
v. 8 "Da un capo all’altro del mondo" (Teodoreto).
"Il fiume è il Giordano ove il Cristo fu battezzato e ricevette la testimonianza del Padre. È a partire di là che egli cominciò a predicare" (Origene).
v. 9 "Linguaggio figurato per esprimere la sottomissione totale al Cristo" (Atanasio).
v. 10 "I re di Tarsis e i re degli Arabi e di Saba offriranno se stessi, poiché i sacrifici d’animali cesseranno alla venuta del Signore" (Cassiodoro).
v. 11 "Ora non vediamo ancora come tutte le cose gli siano sottomesse (Eb 2,8), ma allora ogni ginocchio si piegherà (cfr. Fil 2,10)" (Teodoreto).
v. 12 "Il potente è il diavolo. Il povero è la natura umana, che in quel tempo era priva di Dio" (Teodoreto).
v. 13 "Avrà pietà di quanti sono schiavi di qualche peccato. Anche gli eletti hanno bisogno di perdono" (Cassiodoro).
v. 14 "Riscatta le nostre anime stracciando il chirografo scritto contro di noi (cfr. Col 2,14) e rimettendo gratuitamente il debito a colui che doveva cinquecento talenti come a colui che ne doveva cinquanta" (Atanasio).
v. 15 "Vivrà: sta a indicare il suo regno eterno. Risponde alla formula frequente dell’Antico Testamento: Viva il Signore! Il Cristo dunque vive di questa singolare beatitudine, di cui gioisce solo la Trinità" (Cassiodoro).
"L’oro di Arabia è il più puro di tutti" (Cassiodoro).
v. 16 "L’erba, talvolta considerata come cosa cattiva, qui è simbolo dell’erba fiorita con cui si intrecciano le corone dei santi: i santi, rigenerati per il battesimo, fioriranno. Dalla Gerusalemme celeste, rivestiti delle loro opere buone, risplenderanno come l’erba fiorita prodotta dalla terra dove scorre latte e miele" (Girolamo).
v. 17 "È la promessa fatta ad Abramo: Nella tua discendenza saranno benedette tutte le tribù della terra (Gen 22,18). Aggiunge tutte le genti per sottolineare in modo più forte l’universalità" (Cassiodoro).
v. 18 "I prodigi sono, in questo caso, l’aver distrutto l’impero di satana. I tratti distintivi del re eterno e universale non si addicono a Salomone, ma provano che il salmo è detto a nome del nostro Signore Gesù Cristo" (Atanasio).
v. 19 "La finale del salmo equivale all’invocazione del Padre nostro: Sia santificato il tuo nome (Mt 6,9)" (Agostino).
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