Capitolo IX
LE ARIDITA' CHE CI AFFLIGGONO NELLE MEDITAZIONI
Ogni sapienza viene dal Signoreed è sempre con lui.La sabbia del mare, le gocce della pioggiae i giorni del mondo chi potrà contarli?L'altezza del cielo, l'estensione della terra,la profondità dell'abisso chi potrà esplorarle?Prima di ogni cosa fu creata la sapienzae la saggia prudenza è da sempre.A chi fu rivelata la radice della sapienza?Chi conosce i suoi disegni?Uno solo è sapiente, molto terribile,seduto sopra il trono.Il Signore ha creato la sapienza;l'ha vista e l'ha misurata,l'ha diffusa su tutte le sue opere,su ogni mortale, secondo la sua generosità,la elargì a quanti lo amano.Il timore del Signore è gloria e vanto,gioia e corona di esultanza.Il timore del Signore allieta il cuoree dà contentezza, gioia e lunga vita.Per chi teme il Signore andrà bene alla fine,sarà benedetto nel giorno della sua morte.Principio della sapienza è temere il Signore;essa fu creata con i fedeli nel seno materno.Tra gli uomini essa ha posto il nido, fondamentoresterà fedelmente con i loro discendenti.Pienezza della sapienza è temere il Signore;essa inebria di frutti i propri devoti.Tutta la loro casa riempirà di cose desiderabili,i magazzini dei suoi frutti.Corona della sapienza è il timore del Signore;fa fiorire la pace e la salute.Dio ha visto e misurato la sapienza;ha fatto piovere la scienza e il lume dell'intelligenza;ha esaltato la gloria di quanti la possiedono.Radice della sapienza è temere il Signore;i suoi rami sono lunga vita.
Chi si tiene appartato cerca pretesti
e con ogni mezzo attacca brighe.
Lo stolto non ama la prudenza,
ma vuol solo far mostra dei suoi sentimenti.
Con l'empietà viene il disprezzo,
con il disonore anche l'ignominia.
Le parole della bocca dell'uomo sono acqua profonda,
la fonte della sapienza è un torrente che straripa.
Non è bene usar riguardi all'empio
per far torto al giusto in un giudizio.
Dal Libro di Isaia:
Voi udrete, ma non comprenderete,
guarderete, ma non vedrete.
Perché il cuore di questo popolo
si è indurito, son diventati duri di orecchi,
e hanno chiuso gli occhi,
per non vedere con gli occhi,
non sentire con gli orecchi
e non intendere con il cuore e convertirsi,
e io li risani.
20 (19)
Al maestro del coro. Salmo. Di Davide.
Ti ascolti il Signore nel giorno della prova,
ti protegga il nome del Dio di Giacobbe.
Ti mandi l'aiuto dal suo santuario
e dall'alto di Sion ti sostenga.
Ricordi tutti i tuoi sacrifici
e gradisca i tuoi olocausti.
Ti conceda secondo il tuo cuore,
faccia riuscire ogni tuo progetto.
Esulteremo per la tua vittoria,
spiegheremo i vessilli in nome del nostro Dio;
adempia il Signore tutte le tue domande.
Ora so che il Signore salva il suo consacrato;
gli ha risposto dal suo cielo santo
con la forza vittoriosa della sua destra.
Chi si vanta dei carri e chi dei cavalli,
noi siamo forti nel nome del Signore nostro Dio.
Quelli si piegano e cadono,
ma noi restiamo in piedi e siamo saldi.
Salva il re, o Signore,
rispondici, quando ti invochiamo.
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