sabato 26 novembre 2011
Il Sabato dei Salmi - Salmo 80 - Preghiera per la rinascita di Israele
Salmo 80
Preghiera per la rinascita di Israele
[1]Al maestro del coro. Su «Giglio del precetto».
Di Asaf.Salmo.
[2]Tu, pastore d'Israele, ascolta,
tu che guidi Giuseppe come un gregge.
Assiso sui cherubini rifulgi
[3]davanti a Efraim, Beniamino e Manasse.
Risveglia la tua potenza
e vieni in nostro soccorso.
[4]Rialzaci, Signore, nostro Dio,
fà splendere il tuo volto e noi saremo salvi.
[5]Signore, Dio degli eserciti,
fino a quando fremerai di sdegno
contro le preghiere del tuo popolo?
[6]Tu ci nutri con pane di lacrime,
ci fai bere lacrime in abbondanza.
[7]Ci hai fatto motivo di contesa per i vicini,
e i nostri nemici ridono di noi.
[8]Rialzaci, Dio degli eserciti,
fà risplendere il tuo volto e noi saremo salvi.
[9]Hai divelto una vite dall'Egitto,
per trapiantarla hai espulso i popoli.
[10]Le hai preparato il terreno,
hai affondato le sue radici e ha riempito la terra.
[11]La sua ombra copriva le montagne
e i suoi rami i più alti cedri.
[12]Ha esteso i suoi tralci fino al mare
e arrivavano al fiume i suoi germogli.
[13]Perché hai abbattuto la sua cinta
e ogni viandante ne fa vendemmia?
[14]La devasta il cinghiale del bosco
e se ne pasce l'animale selvatico.
[15]Dio degli eserciti, volgiti,
guarda dal cielo e vedi
e visita questa vigna,
[16]proteggi il ceppo che la tua destra ha piantato,
il germoglio che ti sei coltivato.
[17]Quelli che l'arsero col fuoco e la recisero,
periranno alla minaccia del tuo volto.
[18]Sia la tua mano sull'uomo della tua destra,
sul figlio dell'uomo che per te hai reso forte.
[19]Da te più non ci allontaneremo,
ci farai vivere e invocheremo il tuo nome.
[20]Rialzaci, Signore, Dio degli eserciti,
fà splendere il tuo volto e noi saremo salvi.
Commento dal sito http://www.padrelinopedron.it
Il salmo è un’autobiografia d’Israele che sente interrotto il contatto con Dio suo salvatore. Anche se Dio è sempre presente, assiso sul trono della sua arca, egli sembra essersi assopito, distaccato, freddo e indifferente. "Il salmista non dubita di Dio, ma non riesce a capire le sue vedute. Non cerca spiegazioni, ma chiede che il volto di Dio si illumini e che nei suoi occhi si leggano di nuovo la benevolenza e la bontà" (R. Lack).
L’autore del salmo volge in preghiera la sollecitudine stessa di Dio che in Ez 23,11 aveva detto: "Ecco io cercherò le mie pecore e mi occuperò di loro". Ciò che sta a cuore al salmista è la restaurazione d’Israele in un unico regno.
La situazione d’Israele non è poi tanto diversa da quella del popolo cristiano. I cristiani sono divisi. Chi ama davvero Gesù e la sua missione, deve provare una pena profonda per questa situazione, di cui sono responsabili tutti coloro che portano il nome di cristiani.
Commento dei padri della chiesa
v. 2 «Questo salmo annuncia l’avvento del Cristo (cfr. Gv 10,1 ss.). Chi pasce Israele è il Verbo di Dio, lo stesso che parlò per mezzo di Mosè, che apparve ad Abramo e dice in Gv 8,56.58: "Prima che Abramo fosse, io sono... Abramo vide il mio giorno e si rallegrò"» (Eusebio).
"Tu, che hai per il tuo popolo la sollecitudine di un pastore per il suo gregge, ti prego, ascolta la mia preghiera" (Atanasio).
"Questo salmo canta l’avvento del nostro Salvatore e canta la sua vigna" (Beda).
«Giuseppe è scelto dal salmista per illustrare l’idea che il Signore l’ha accompagnato dovunque, in tutte le sue sventure: "E il Signore era con Giuseppe" (Gen 39,2)» (Eusebio).
"Giuseppe cadde nelle mani dei suoi fratelli come una pecora in mezzo ai lupi. Tu l’hai liberato, guidato e posto più in alto dei suoi persecutori" (Teodoreto).
"Giuseppe venduto dai fratelli è figura del Messia" (Beda).
v. 3 "Il Cristo è potenza del Padre e sapienza del Padre (cfr. 1Cor 1,24)" (Origene).
v. 4 "Il Cristo è il volto del Padre" (Origene).
"Il tuo volto: è il Figlio. In lui solo si manifesta la bellezza del Padre. Quando il Padre ha fatto risplendere per noi il suo volto, nel Figlio, ci siamo rivolti verso il Dio vivo e vero" (Cirillo di Alessandria).
"Manifesta il tuo volto, la tua immagine che hai impresso in noi: non bisogna che essa rimanga oscura; manda un raggio della tua sapienza, affinché risplenda in noi la tua immagine. Sia in me visibile la tua immagine; e se mai avvenga che io la deformi un poco, riformala Tu che l’hai formata" (Agostino).
v. 9 "Trasportata dall’Egitto, cioè dall’ignoranza empia, la vigna è diventata così grande e così bella che copre tutta la terra e sale più in alto dei cedri" (Gregorio Nazianzeno).
"La vigna è il Cristo" (Cassiodoro).
v. 12 "La moltitudine del popolo si estendeva dall’Eufrate fino al mare" (Atanasio).
"Il cinghiale è il diavolo" (Origene).
v. 16 "Simeone porta nelle braccia il grappolo di vita colto sulla vigna della Vergine. Lo porta benedicendo Dio nel tempio della redenzione: e la santa dimora fu ricolma di gioia davanti al Messia del Padre" (Efrem).
"Profezia dell’avvento del Cristo. La vigna era diventata selvatica; il profeta prega Dio di risparmiarla per quest’unico germoglio che essa produrrà: il Cristo, la vera vite (cfr. Gv 15,1). La vera vite ha prodotto grandi tralci, allo stesso modo anche coloro che hanno creduto nel Cristo. La loro ombra ha coperto i monti. Questa vite vera estende i suoi tralci fino al mare e fino al fiume" (Teodoreto).
v. 18 "Nostro Signore è sempre la destra del Padre, anche quando si fa uomo" (Atanasio).
v. 19 "Allorché il Salvatore apparirà, noi abbandoneremo gli idoli e non ci allontaneremo più da te" (Eusebio).
«Colui che ci fa vivere è colui che ha detto: "Io sono la Vita" (Gv 14,6)» (Origene).
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
0 commenti:
Posta un commento