mercoledì 22 febbraio 2012

Verità della Fede - LVI e ultimo appuntamento

Si conclude quest'oggi "Verità della Fede", una delle più grandi opere letterarie di Sant'Alfonso Maria de' Liguori.  Concludiamo con delle esortazioni e preghiere da parte del Santo Vescovo, Dottore della Chiesa e Fondatore dei Redentoristi:





Verità della Fede

di Sant'Alfonso Maria de' Liguori

PARTE TERZA


CONTRO I SETTARJ CHE NEGANO LA CHIESA CATTOLICA ESSERE L'UNICA VERA


CAP. XI. Conclusione dell'opera.


Esortazione a' zelanti della fede di Gesù Cristo.

O fedeli, voi che amate Gesù Cristo, guardate la persecuzione che sta soffrendo la sua chiesa da tanti increduli, che, non contenti di esser soli a perdersi, cercano colla penna e colla voce di pervertire anche gli altri, per aver compagni nella lor perdizione; e perciò si affaticano a spargere dappertutto, fin nella nostra Italia, i loro pestiferi libri, che letti da' poveri giovani o per curiosità d'intendere cose nuove, o per desiderio di maggior libertà ne' loro disordini s'imbeono del lor veleno, e così poi si abbandonano senza ritegno ad ogni sorta di vizj. Deh voi che zelate il bene della fede, cooperatevi con tutte le vostre forze, predicando, ammonendo, istruendo e gridando, affin di estirpare questa gran peste dal mondo. Voi mi direte che a ciò non bastano le forze umane. Avete ragione, così è; vi bisogna il braccio divino. Ma perciò avremo a restarcene così oziosi, intenti solamente ad osservare e piangere i danni sì deplorabili della chiesa, senza far altro? Se non siamo noi valevoli a porvi riparo, ben può farci tali Iddio, ch'è onnipotente. Ma Dio vuol esser pregato. Egli ha promesso di esaudir chi lo prega. Ecco dunque ciò che noi possiamo e dobbiamo fare: alle prediche, alle ammonizioni, alle istruzioni ed alle grida aggiungiamo le preghiere a Dio, supplicandolo continuamente, e per così dire importunandolo colle nostre lagrime, acciocché egli per sua misericordia ponga rimedio alla strage di anime, che per tal via ne' tempi presenti sta facendo l'inferno. Preghiamolo dunque, e diciamogli con Davide (Psalm. 79):

Preghiera per il bene della santa chiesa.

Deus virtutum, ostende faciem tuam, et salvi erimus: O Signore e Dio delle virtù, deh volgete sopra di noi il vostro volto benigno, e salvateci: Vineam de Aegypto transtulisti, reiecisti gentes, et plantasti eam: Voi avete dal mondo discacciata l'idolatria, e vi avete piantata la vigna della vostra santa chiesa. Plantasti radices eius, et implevit terram, e l'avete così ben piantata, che la fede da lei insegnata fu abbracciata un tempo da tutte le parti del mondo, in modo che ben si vede adorata la croce di Gesù Cristo ed avverata questa predizione, che la vostra santa fede avrebbe riempiuta tutta la terra. Ma poi exterminavit eam aper de sylva, et singularis ferus depastus est eam: l'eresia, bestia feroce uscita dalla selva dell'inferno, l'ha devastata; e crescendo poi lo sterminio ne' secoli vegnenti, ecco che al presente, eccettuati pochi dominj in Europa, in tutti gli altri non può dirsi che regni più la fede, ma vi regna o l'infedeltà o l'eresia. E quel che ora è peggio, e per cui piange più amaramente la chiesa, è il vedere che ancora in alcuni regni, ove la fede era rimasta illesa, si è veduta quivi ancora perseguitata dagli increduli. Deus virtutum, convertere, respice de coelo, et vide, et visita vineam istam: Deh per pietà rivolgetevi, e mirate dal cielo come sta deformata la vostra vigna! Vide, et visita vineam istam, et perfice eam, quam plantavit dextera tua: Guardatela, visitatela e ristoratela voi dai danni che ha ricevuti, e tuttavia riceve da' suoi nemici, che disprezzano e mettono in deriso ogni cosa, la vostra chiesa, le vostre scritture, i vostri precetti, le vostre massime e tutte insomma le vostre verità. Ricordatevi ch'ella è stata piantata dalle vostre mani. Et super filium hominis, quem confirmasti tibi. Ricordatevi, o eterno Padre, che il vostro diletto Figlio per ubbidirvi, e formar questa vigna secondo il vostro volere, si è fatto figliuol dell'uomo, e l'ha piantata coi sudori e stenti di tutta la sua vita. Per amore dunque di Gesù vostro Figlio vi preghiamo ad esaudirci,ut ecclesiam tuam sanctam regere et conservare; utque inimicos sanctae ecclesiae humiliare digneris, te rogamus, audi nos.

E voi, Verbo incarnato, Salvatore del mondo, che colla vostra morte avete procurata agli uomini la salute, come presso di questi uomini stessi potete ritrovar tanta ingratitudine, che non solo ricusano di ubbidirvi e di amarvi, ma giungono anche a negare la morte ed i patimenti che per essi voi avete sofferti? Voi attendete sempre al loro bene; ed essi dicono che voi non vi prendete di loro alcun pensiero! Voi gli avete creati immortali per rendersi eternamente felici; ed essi studiano affin di persuadersi che son mortali, per vivere ne' vizj senza freno, e così rendersi eternamente infelici! Deh per li meriti della vostra vita e morte tuis famulis subveni, quos pretioso sanguine redemisti, soccorrete a' vostri servi, e non permettete che l'empietà de' vostri nemici abbia a trionfare della perdita di tante anime redente col vostro sangue: Dominare in medio inimicorum tuorum.

A voi ancora ci rivolgiamo, o regina del cielo Maria, che, essendo la creatura più amante di Dio, siete quella che più amate la sua chiesa. Deh impegnatevi voi a sollevarla dai danni, in cui ora la vedete ridotta e combattuta da' suoi medesimi figli. Le vostre preghiere, perché son preghiere di madre, ottengono quanto chiedono da quel Dio che tanto vi ama. Pregate dunque, pregate per la chiesa del vostro Figlio, impetrate lume a tanti miscredenti che la perseguitano, ed ottenete fortezza a' fedeli per non lasciarsi prevaricare dalle loro insidie, e restar perduti nella loro rovina.

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