sabato 29 ottobre 2011

Il Sabato dei Salmi - Salmo 76 - Ode al Dio terribile

Salmo 76   

Ode al Dio terribile 
[1]Al maestro del coro. Su strumenti a corda con cetre.Salmo.
Di Asaf. Canto.
[2]Dio è conosciuto in Giuda,
in Israele è grande il suo nome.
[3]E' in Gerusalemme la sua dimora,
la sua abitazione, in Sion.
[4]Qui spezzò le saette dell'arco,
lo scudo, la spada, la guerra. 

[5]Splendido tu sei, o Potente,
sui monti della preda;
[6]furono spogliati i valorosi,
furono colti dal sonno,
nessun prode ritrovava la sua mano.
[7]Dio di Giacobbe, alla tua minaccia,
si arrestarono carri e cavalli. 

[8]Tu sei terribile; chi ti resiste
quando si scatena la tua ira?
[9]Dal cielo fai udire la sentenza:
sbigottita la terra tace
[10]quando Dio si alza per giudicare,
per salvare tutti gli umili della terra. 

[11]L'uomo colpito dal tuo furore ti dà gloria,
gli scampati dall'ira ti fanno festa.
[12]Fate voti al Signore vostro Dio e adempiteli,
quanti lo circondano portino doni al Terribile,
[13]a lui che toglie il respiro ai potenti;
è terribile per i re della terra.

Commento del compianto Padre Lino Pedron dal sito http://www.padrelinopedron.it

Il salmo 76 è il bollettino della vittoria del Dio d’Israele in Sion, dopo la conquista da parte di Davide e la traslazione dell’arca.
La vittoria militare è stata un giudizio storico di Dio. Gli aggressori ingiusti sono stati sconfitti, gli innocenti indifesi sono stati liberati, e tutto ciò per puro intervento di Dio.
Il filo della vita è nelle mani di Dio e questo, se è fonte di terrore per i prìncipi e i sovrani prepotenti, è fonte di serenità per i giusti che si abbandonano nelle mani di Dio.
Questo salmo abbraccia con un atto di fede il passato, il presente e il futuro e dà al credente l’impronta escatologica che la rivelazione biblica esige.
Commento dei padri della chiesa
v. 2 "La vera Giudea, il vero Israele, è l’anima che conosce Dio" (Atanasio).
"Prima che la croce illuminasse il mondo, prima che il Signore si mostrasse in terra, il Signore era conosciuto in Giudea, il suo nome era grande in Israele. Ma quando è venuto il Salvatore, la sua fama si è diffusa in tutta la terra" (Girolamo).
v. 3 "Dapprima il luogo di Dio era per noi nella pace (in Gerusalemme); ma ora si è fatto egli stesso Pace. Il luogo di Dio è nella Gerusalemme di lassù... Mentre il peccatore dà luogo al diavolo, l’anima che ha vinto le passioni fa posto a Dio. Dio desidera abitare in noi e passeggiare tra noi (cfr. Gen 3,8). Il luogo di Dio e la sua abitazione sono l’anima pura, lo spirito contemplativo" (Origene).
"Il luogo di Dio non è Gerusalemme, ma la pace. Raramente sulla terra, ma in ogni caso nella Gerusalemme celeste, si trovano quelli in cui Dio abita e tra i quali passeggia" (Eusebio).
v. 4 "Dove li ha spezzati? Nella pace eterna, nella pace perfetta" (Agostino).
v. 6 "Dormivano nelle illusioni di questa vita mortale per un breve tempo. Pensavano grandi cose sulle ricchezze e si credevano potenti: sono stati affogati nei piaceri che le ricchezze loro procuravano. E, risvegliati tutt’a un tratto, trascinati fuori da questa vita, si vedevano a mani vuote, senza niente (cfr. Sal 49). Dormivano il loro sonno, immersi nei loro sogni e nelle loro fantasie. Sono turbati tutt’a un tratto, per il rimprovero divino" (Eusebio).
"Nella loro vita hanno dormito. Non c’è nulla tra le loro mani: come potrebbero trovare ciò che non hanno fatto? Uomini ricchi: la loro forza materiale non li ha aiutati. Una volta decretata la loro sentenza, è come se non avessero potuto svegliarsi... Le guardie della tomba di Gesù hanno dormito e non l’hanno più trovato" (Atanasio).
"Dormono la loro vita come un sogno e al risveglio non si ritrovano in mano nessuna ricchezza" (Agostino).
"Questo sogno è deludente, ingannevole, fallace. Si rallegrano di un aumento di ricchezza, di un bel matrimonio, di grandi onori e tutt’a un tratto non hanno più nulla in mano" (Cassiodoro).
"I ricchi e i forti sono quelli che dormono il sonno della loro vita e muoiono a mani vuote. Il termine ricchi designa gli arroganti che contano su se stessi e non su Dio solo" (Arnobio il giovane).
v. 7 "La minaccia del Signore rende i giusti più attenti, li sveglia, ma addormenta gli increduli. Si arrestarono carri e cavalli: il faraone, e il suo carro, è giunto dormendo al sonno eterno in cui non ci si riposa mai. Il faraone è un’immagine classica dell’orgoglio" (Cassiodoro).
v. 8 "Ora essi sognano e contestano: quando Dio apparirà nella sua ira, chi gli resisterà?" (Agostino).
v. 9 "La terra avrà timore nel giorno del giudizio. Dio salverà gli umili di cuore" (Atanasio).
v. 10 "Dio salverà solamente gli umili" (Arnobio il giovane).
v. 11 "Il pensiero dell’uomo si confesserà a te, cioè: tutto sarà rivelato" (Eusebio).
"Renderemo conto non solo delle nostre azioni, ma anche dei nostri pensieri" (Atanasio).
v. 12 "Fate voti: promettete una vita buona, finché siete nella vita presente; promettetela al Terribile. Quando il Signore verrà, rigetterà il servo infedele (cfr. Lc 12,46)... Compite ciò che avete promesso nel giorno del battesimo" (Atanasio).
"Che voto dobbiamo fare? Credere in lui, sperare da lui la vita eterna, vivere bene" (Agostino).
"Nella consacrazione del battesimo hanno fatto voto di offrire se stessi e rinunciare a tutte le opere del diavolo: è questo che dovete rendere al Signore vostro Dio" (Arnobio il giovane).
v. 13 "Il Salvatore è terribile per lo spirito dei prìncipi di questo mondo" (Origene).
"Dio è terribile per i re della terra che si credono forti" (Arnobio il giovane).

0 commenti:

Posta un commento