Commento dal sito http://www.padrelinopedron.it
Questo salmo è pervaso dalla collera e dallo sdegno nei confronti dei nemici d’Israele. Dio è visto dal salmista come inattivo, indifferente e muto. Il silenzio di Dio è sinonimo di assenza e di indifferenza.
I nomi dei nemici menzionati nel salmo diventano per noi simboli di tutte le potenze del male: il peccato, la morte, satana. Con questo salmo chiediamo a Dio che esse siano poste totalmente nell’impossibilità di nuocere. Il desiderio del cristiano deve essere che tutti gli uomini "cerchino il nome di Dio" (v. 17). In Israele accerchiato dai nemici, la chiesa vede prefigurato Gesù nella sua passione.
Commento dei Padri della Chiesa
v. 2 "Nessuno è paziente come te, o Dio, davanti all’arroganza degli empi. E io, uomo soverchiato dalla mia infermità, oso supplicarti: non tacere più, non startene più in silenzio... Io non posso essere paziente come te, non posso più sopportarli! Poni fine alla tua pazienza e al tuo silenzio!" (Eusebio).
"Cristo ha iniziato la sua venuta nel mondo tacendo e lasciandosi giudicare; ma non tacerà più quando ritornerà con fragore a giudicare il mondo" (Agostino).
v. 3 "I nemici faranno rumore e alzeranno la testa negli ultimi tempi. Sarà allora che il Cristo li distruggerà col soffio della sua bocca (cfr. 2Ts 2,4 ss.)" (Agostino).
"Hanno alzato la testa: immagine presa dal serpente. Ma il Cristo schiaccia le teste dei serpenti" (Cirillo di Alessandria).
v. 4 "Le nazioni sono accorse per strappare il germoglio di Giuda. Lo Spirito santo ci insegna che gli avversari dirigono i loro attacchi non tanto contro di noi, quanto contro il Cristo nascosto in noi" (Origene).
"Dio non ha permesso che fosse tagliato l’albero che avrebbe portato come frutto il Cristo, salvezza di tutte le nazioni" (Ruperto).
v. 5 "I nemici di Dio non vogliono che egli abbia un popolo tra gli uomini. Ma Dio non cessa di instaurare e restaurare il suo popolo sulla terra; dopo la rovina del primo popolo, egli ha costituito la chiesa, presa di tra le nazioni" (Origene).
v. 6 "Hanno tramato insieme concordi: che infelice popolo di Dio siamo noi! Non riusciamo a conseguire per il bene la stessa unione che i malvagi conseguono per il male!" (Girolamo).
vv. 7-13 "Sono i nemici tradizionali del popolo di Dio. Dio salverà pure loro, annullando proprio così i loro attacchi" (Cirillo di Alessandria).
vv. 14-16 "Il salmista prega Dio perché i nemici si volgano in direzione opposta, cioè che si convertano" (Atanasio).
"Osserva la benevolenza del profeta: prega per loro domandando che non siano stabili nella loro malizia" (Girolamo).
"Nel giudizio, gli angeli separeranno i cattivi dai buoni, come la tempesta separa la paglia dai chicchi" (Ruperto).
v. 17 "Che essi riconoscano la tua potenza e cerchino il tuo nome... Nella gloria del tuo avvento riconosceranno il Figlio dell’uomo che hanno disprezzato e ogni lingua confesserà che tu sei l’altissimo Signore, nella gloria di Dio Padre (cfr. Fil 2,11)" (Atanasio).
"Il salmista augura il bene ai suoi nemici: si correggano e conoscano Dio" (Teodoreto).
vv. 18-19 "Gli irriducibili siano confusi, gli altri riconoscano il tuo nome" (Eusebio).
"Tutti, beati e dannati, conosceranno che tu sei il Signore" (Cassiodoro).
0 commenti:
Posta un commento