lunedì 14 febbraio 2011
I Proverbi - Ventiduesimo appuntamento
Torna l'appuntamento con il Libro dei Proverbi; oggi leggiamo il ventiduesimo capitolo con dei giusti consigli da seguire:
22
1Un buon nome val più di grandi ricchezze
e la benevolenza altrui più dell'argento e dell'oro.
2Il ricco e il povero si incontrano,
il Signore ha creato l'uno e l'altro.
3L'accorto vede il pericolo e si nasconde,
gli inesperti vanno avanti e la pagano.
4Frutti dell'umiltà sono il timore di Dio,
la ricchezza, l'onore e la vita.
5Spine e tranelli sono sulla via del perverso;
chi ha cura di se stesso sta lontano.
6Abitua il giovane secondo la via da seguire;
neppure da vecchio se ne allontanerà.
7Il ricco domina sul povero
e chi riceve prestiti è schiavo del suo creditore.
8Chi semina l'ingiustizia raccoglie la miseria
e il bastone a servizio della sua collera svanirà.
9Chi ha l'occhio generoso sarà benedetto,
perché egli dona del suo pane al povero.
10Scaccia il beffardo e la discordia se ne andrà
e cesseranno i litigi e gli insulti.
11Il Signore ama chi è puro di cuore
e chi ha la grazia sulle labbra è amico del re.
12Gli occhi del Signore proteggono la scienza
ed egli confonde le parole del perfido.
13Il pigro dice: "C'è un leone là fuori:
sarei ucciso in mezzo alla strada".
14La bocca delle straniere è una fossa profonda,
chi è in ira al Signore vi cade.
15La stoltezza è legata al cuore del fanciullo,
ma il bastone della correzione l'allontanerà da lui.
16Opprimere il povero non fa che arricchirlo,
dare a un ricco non fa che impoverirlo.
17Porgi l'orecchio e ascolta le parole dei sapienti
e applica la tua mente alla mia istruzione,
18perché ti sarà piacevole custodirle nel tuo intimo
e averle tutte insieme pronte sulle labbra.
19Perché la tua fiducia sia riposta nel Signore,
voglio indicarti oggi la tua strada.
20Non ti ho scritto forse trenta
tra consigli e istruzioni,
21perché tu sappia esprimere una parola giusta
e rispondere con parole sicure a chi ti interroga?
22Non depredare il povero, perché egli è povero,
e non affliggere il misero in tribunale,
23perché il Signore difenderà la loro causa
e spoglierà della vita coloro che li hanno spogliati.
24Non ti associare a un collerico
e non praticare un uomo iracondo,
25per non imparare i suoi costumi
e procurarti una trappola per la tua vita.
26Non essere di quelli che si fanno garanti
o che s'impegnano per debiti altrui,
27perché, se poi non avrai da pagare,
ti si toglierà il letto di sotto a te.
28Non spostare il confine antico,
posto dai tuoi padri.
29Hai visto un uomo sollecito nel lavoro?
Egli si sistemerà al servizio del re,
non resterà al servizio di persone oscure.
COMMENTO
Ricco e povero: questo è il tema di questo lunedì. I deboli sono derisi, schiacciati e umiliati di continuo. Si può essere deboli nel corpo, nell'economia, nell'animo, ma in ogni circostanza i superbi sfogano la loro tristezza e vuotezza su chi ha quello che loro non hanno: l'amore. Come l'angelo ribelle Lucifero invidia gli uomini perché hanno ricevuto da Dio la grazia e la vita eterna, così i superbi e i malvagi temono l'umile e si fanno beffe di lui. Ma questa Sacra Scrittura del Libro dei Proverbi ci vuol dire oggi che il povero e il debole sono amati e protetti dal Signore; chi spoglia loro, sarà spogliato della vita, dice questo capitolo. Praticare i superbi è uno sbaglio. Quale consiglio ci viene dato oggi dai Proverbi? Quello di non praticare l'iracondo per non imparare da lui i modi arroganti, le parole malefiche, perché così diventeremmo come lui, perderemmo la protezione del Signore, ma chi rimane fedele nella giustizia e nell'amore sarà amato e custodito dal Signore.
Continuiamo dunque sull'umile condotta insegnataci da Gesù Cristo se stiamo praticando le vie da Lui indicate e se invece siamo sulla condotta dell'arrogante, chiediamo al Padre per Gesù Cristo Suo dilettissimo Figlio e nostro Signore di trasformarci in anime infiammate di amore e misericordia perché possiamo diventare a Lui graditi.
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