domenica 11 dicembre 2011

Filotea: Introduzione alla vita devota - XXIV

Proseguiamo l'appuntamento della domenica con Filotea: Introduzione alla vita devota di San Francesco di Sales. Siamo giunti al ventiquattresimo ed ultimo capitolo della prima parte. Inizieremo infatti dalla prossima domenica la lettura della Seconda Parte dell'opera. Ora però concentriamoci sul capitolo odierno nel quale San Francesco ci parla delle imperfezioni che dobbiamo con la grazia di Dio correggere. Ascoltiamo ora le dolci esortazioni del Santo di Sales:




FILOTEA
Introduzione alla vita devota

(San Francesco di Sales)

PRIMA PARTE


Contiene consigli ed esercizi necessari per condurre l'anima dal primo desiderio della vita devota fino alla ferma risoluzione di abbracciarla

CAPITOLO XXIV


OCCORRE LIBERARSI DALLE CATTIVE INCLINAZIONI


Ci sono poi in noi altre tendenze naturali le quali, visto che non hanno origine dai nostri peccati personali, e non sono nemmeno veri e propri peccati, né mortali, né veniali, noi le chiamiamo imperfezioni, e i loro atti difetti o mancanze.

S. Paola, per esempio, stando al racconto di S. Girolamo, era fortemente portata alla tristezza e ai rimpianti, tanto che in occasione della morte dei figli e del marito, corse il pericolo di morire di dolore: quella era un’imperfezione, non un peccato, giacché era contro il suo gusto e la sua volontà.

Alcuni sono per natura loro di spirito leggero, altri burberi, altri ancora incapaci di ascoltare; alcuni sono portati ad indignarsi di tutto, altri a montare in collera, altri ad innamorarsi; se guardiamo bene troviamo pochissima gente che non abbia qualche imperfezione. Ora, benché siano spontanee e naturali, si riesce, con cura e attenzione, a correggerle, o almeno a temperarle, e qualche volta addirittura anche a correggerle e ad eliminarle totalmente: Filotea, io ti dico allora che devi farlo!

Se si è trovato il modo di trasformare le mandorle amare in mandorle dolci, semplicemente facendo un’incisione alla base per farne uscire il succo, perché dovrebbe essere impossibile far uscire da noi le tendenze perverse per diventare migliori?

Non c’è temperamento al mondo che, per buono che sia, non possa essere reso cattivo dalle cattive abitudini; al contrario, non esiste temperamento così perverso che, con la grazia di Dio in primo luogo, e poi con lo sforzo e l’impegno, non possa essere corretto e migliorato.

Per questo ora ti darò dei consigli e ti proporrò esercizi, attraverso i quali, potrai liberare la tua anima dagli affetti pericolosi, dalle imperfezioni e da tutti gli affetti ai peccati veniali; in tal modo renderai sempre più forte la tua coscienza contro il peccato mortale.

Dio faccia la grazia di praticarli bene!

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